Nella sezione cestistica di Tuttosport si trova oggi una lunga intervista concessa da Giorgio Valli. Queste le parole del coach di Napolibasket, al ritorno in Serie A dopo 9 stagioni di assenza e alla guida di un gruppo reduce da 5 vittorie nelle ultime 7 gare: "Il contatto con Napoli? Improvviso, inaspettato, molto bello e molto stimolante. Dalla Salda, con cui ci conosciamo da una vita come avversari, mi ha chiamato, ci ha creduto, mi ha convinto. Ho accettato per la persona che è, perché la città è Napoli, e perché la sfida è complicata quanto accattivante. L'esperienza negli Emirati Arabi? Bella e vincente: meno apprensione per il risultato, meno carica emotiva. Fai l'allenatore senza curarti troppo d'altro, un'esperienza positiva che consiglierei ai giovani. Purtroppo oggi tutto cambia alla velocità della luce: col numero di tesseramenti e la possibilità di cambiare squadra si fa fatica a creare un nucleo, come se un maestro trovasse ogni giorno una classe nuova. A volte ci accusano di giocare più o meno alla stessa maniera, è anche vero, ma perché non c'è tempo per approfondire. Mi dispiace, vengo da una scuola per cui era bello insegnare. Quando sono arrivato, ho cercato di mettere qualche correttivo e la società è stata splendida a muoversi in tempo reale per accontentarmi. Avevamo poco talento sul perimetro: i ritorni di Zubcic, un 4 perimetrale, e di Pullen sono stati fondamentali. Bisognava rincuorare Pangos, inserire Green, e puntare sugli italiani, che ci stanno dando un grande contributo. Partendo dal fondo della classifica, ci siamo riuniti e dobbiamo tenere per cercare lo sprint finale. Manca il 40% di partite, ognuna pesa tonnellate. Urgenza e motivazione vanno oltre capacità tecniche e organici. C'è equilibrio, se non si gioca di squadra è durissima. Poi ci sono squadre che giocano le coppe e a volte possono avere meno energia".