La vittoria di autorità a Napoli (77-87, 28 punti di Hands) e la successiva sconfitta di Scafati contro Reggio Emilia allontanano le paure biancorosse di retrocedere in A2
© Ciamilli-Castoria
Non è stata la più semplice delle settimane, per l'Openjobmetis Varese, l'ultima vissuta dalle parti di Masnago. Il canestro sbagliato da Mitrou-Long, la rimonta con sconfitta al supplementare nello scontro diretto casalingo con Cremona, la contestazione di parte del tifo nei confronti dell'AD Luis Scola, le ipotesi di un disimpegno a breve del dirigente argentino (con sponsor annessi) e la difesa a spada tratta del progetto biancorosso da parte del resto dell'organigramma, presidente Bulgheroni e Consorzio compresi. Poi, per fortuna dell'Openjobmetis, ha parlato l'87-97 della Fruit Village Arena di Napoli.
L'ultimo vantaggio nella gara per il Napolibasket è stato a 2'29" dalla fine del 1° quarto: la tripla di De Nicolao ha riportato i campani sul +3 (19-16), approfittando di un impatto non all'altezza degli altri titolari varesini dell'ultimo arrivato Antichevich. La risposta immediata da capitano del capitano Librizzi ha dato però la prima grossa (e decisiva) spallata alla gara: 10-1 di parziale per chiudere il quarto e padroni di casa costretti a inseguire, vanamente, per il resto della sfida.
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Lo stesso coach Kastritis ha sottolineato in conferenza quanto sia stato complicato "ripartire" dopo la sconfitta con Cremona, la terza maturata al supplementare dal suo arrivo in Lombardia (nelle trasferte con Trapani e Tortona le precedenti due). Varese lo ha fatto affidandosi alle sue più granitiche certezze, quasi le uniche maturate già durante la gestione Mandole: palla in mano a Jaylen Hands, cuore in mano a Matteo Librizzi. Per l'americano, 2° miglior realizzatore del campionato, è l'ennesima firma per una vittoria decisiva nella lotta salvezza: i 28 punti (4/10 da 2, 3/6 da 3, 11/12 ai liberi) hanno superato persino il volume della prestazione balistica dell'andata contro Napoli - 27 punti, 5 rimbalzi e 2 assist nell'89-86 della Itelyum Arena -, sfruttando ogni lacun mostrata dal sistema difensivo di coach Valli.
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Per il classe 2002 cresciuto in casa, invece, il miglior ingresso possibile dalla panchina: 21 punti (1/1 da 2, 4/6 da 3, 7/9 ai liberi), 3 rimbalzi e +11 di plus/minus in 24'. L'alternanza quasi esclusiva con Elijah Mitrou-Long in cabina di regia, offensiva ma soprattutto difensiva, ha fornito dall'arrivo di coach Kastritis quel minimo di solidità e ordine tanto mancati nei primi mesi di stagione.
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Se il fratellino di Naz ha indossato i panni, nel giro di una settimana, sia del capro espiatorio sia del "salvatore della patria" (18 punti e 3 assist a Napoli), la più piacevole delle costanti trovate da coach Kastritis nei due mesi di lavoro a Varese risponde al nome di Elisee Assui: il classe 2006 - varesino di nascita e di formazione cestistica, come capitan Librizzi - si è dimostrato affidabile anche tornando a uscire dalla panchina, dopo 6 partenze consecutive nel quintetto titolare. I falli di Antichevich non si sono rivelati un problema: 7 punti e 5 rimbalzi di Assui (1/4 da 3, ma il tiro dalla distanza è nelle corde dell'ala di origini ivoriane) hanno mantenuto l'intensità biancorossa sempre superiore a quella napoletana.
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Un progetto a lungo termine, per Assui e tutta la pallacanestro biancorossa, destinato a godere del privilegio della LBA anche nella prossima stagione. Il 69-84 incassato da Scafati con Reggio Emilia offre a Varese un distacco virtuale di 3 vittorie (2 reali, con l'aggiunta della differenza canestri favorevole nello scontro diretto) sui gialloblu, attualmente penultimi in classifica e primi retrocessi. In caso di crollo verticale sia dell'Openjobmetis che di Napoli, in più, la squadra di coach Kastritis avrebbe un ulteriore vantaggio anche sull'altra campana, sconfitta in entrambe le sfide stagionali. Quello della Itelyum Arena del prossimo weekend con Sassari (sabato 19, ore 18), ha tutta l'aria del match point salvezza: a servire, è l'Openjobmetis Varese.
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