Il numero uno della Reyer a SM: "Ennis e Kabengele stanno dimostrando in Italia e in Europa di essere un asse incredibile"
di Giacomo Magnani© legabasket.it
Dopo aver toccato il fondo nel turno pre-natalizio con l'evitabile sconfitta interna contro Brescia, quando Della Valle scippò a Ennis il pallone del possibile sorpasso, l'Umana Reyer Venezia ha svoltato, infilando 7 vittorie e 2 sconfitte e portandosi ad appena due punti dall'obiettivo più ambito di questa parte di stagione, i play-off.
Il presidente Federico Casarin ha così commentato ai microfoni di SportMediaset il periodo della squadra orogranata.
Dopo una prima parte costellata da infortuni, siete tornati in carreggiata: entrare nelle prime 8 è la discriminante per definire positiva la vostra stagione?
“È innegabile che la stagione non sia iniziata sotto le migliori fortune per via di vari infortuni che ci hanno un po’ afflitto. Abbiamo avuto la capacità di rimanere uniti e questa forza è data anche dalla società, dalla proprietà, dalla dirigenza, da tutto lo staff che è rimasto compatto. Ora stiamo recuperando il terreno perduto, siamo convinti di essere in corsa per aggiungere l'obiettivo dei play-off. Mancano nove partite, nove finali da disputare, vogliamo farci trovare pronti”.
Dopo la prossima gara contro Cremona avrete 5 scontri diretti con Reggio Emilia, Tortona, Brescia, Trieste e Trapani: il vostro destino si deciderà in questo filotto?
“Considererei anche Cremona perché ha dimostrato ultimamente di essere una squadra molto competitiva con il nuovo innesto (Semaj Christon, ndr), di avere qualità. Saranno sei partite importanti, ma come dicevo prima sono nove finali in generale. Nove finali non solo per la Reyer, ma per ogni squadra, dal primo all'ultimo posto, che si giocherà qualcosa che sia il raggiungimento dei play-off o la salvezza. Ci saranno nove giornate appassionanti per tutti”.
Cosa vi manca per competere con le primissime della classifica, alla luce delle recenti sconfitte – ad esempio – con Trento e Bologna?
“È chiaro che la classifica è figlia anche di mesi, diciamo autunnali, che non ci hanno permesso di essere competitivi. Ora abbiamo raggiunto un livello e un roster competitivo e penso che lavorando a fondo in questi mesi che mancano potremmo essere competitivi, protagonisti in questo campionato che sta dimostrando una volta di più di essere un torneo veramente di grande qualità”.
Ennis-Kabengele è l’asse play-centro migliore di tutto il campionato?
“È innegabile che Ennis e Kabengele stiano dimostrando in Italia e in Europa di essere un asse incredibile, forte sia in attacco che in difesa. Stanno giocando una pallacanestro veramente di alta qualità, dobbiamo ricordare che però la squadra è composta di 12, 14 giocatori e quindi il loro apporto è fondamentale, ma sono convinto che sia determinato anche dall'apporto della squadra”.