Nell'attesissimo derby d'Italia la Virtus vuole vendicare il ko in Supercoppa con l'Olimpia per inseguire un trofeo che manca da 23 anni
di Enrico De Santis© IPA
Sfumata la Supercoppa a inizio stagione, compromessa l'Eurolega quasi da subito, la Virtus Bologna si avvicina all'appuntamento con le Final Eight con la consapevolezza che la Coppa Italia può e deve essere un obiettivo da inseguire con ogni mezzo per riportare il trofeo nella bacheca del club dopo 23 anni.
Risale infatti al 2002 l'ultimo trionfo nella manifestazione delle Vu Nere. L'allora Kinder, allenata da Ettore Messina e guidata in campo da Manu Ginobili e Antoine Rigaudeau, superò in finale la Montepaschi Siena: per Bologna si trattò dell'ottava edizione della Coppa Italia vinta.
L'assalto alla nona inizierà contro la rivale di sempre, l'Olimpia Milano. "E’ una squadra - racconta Alessandro Pajola a SportMediaset - che, nonostante gli infortuni, sta attraversando un buon momento di forma. La fisicità è la loro arma principale. E poi hanno una grande profondità del roster, possono trovare un protagonista diverso in ogni partita. Dovremo essere bravi a difendere insieme, aiutarci l’un altro, e non pensare di difendere individualmente. Conosciamo bene la pericolosità dei loro tiratori che hanno talento e stazza fisica e sappiamo che dovremo difendere con grande continuità, per tutti i 40 minuti".
Sia per Bologna che per Milano la sfida dei quarti di finale sarà la gara ufficiale numero 38 in stagione ed entrambe sono reduci da un periodo piuttosto intenso: "Veniamo da una settimana in cui abbiamo giocato un doppio turno di Eurolega e una trasferta impegnativa a Tortona. Sono stati 10 giorni tosti, ma siamo carichi e vogliamo approcciare la prima partita nel migliore dei modi".