Il rientro dall'infortunio ha consegnato a coach Ivanovic un giocatore tirato a lucido (15 punti e 8 rimbalzi con Cremona), pronto a trascinare la Virtus anche in Coppa Italia
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L'ultima volta che Toko Shengelia aveva giocato in LBA era nella trasferta a Milano l'8 dicembre scorso, nella prima uscita della Virtus Segafredo Bologna in Italia dopo le dimissioni di coach Banchi. Poi l'ulcera e il forzato riposo, col georgiano ai box per 5 turni consecutivi, e il rientro in concomitanza col doppio impegno di Eurolega. A 72 ore dalla fantastica prestazione di Monaco di Baviera (20 punti, 6 rimbalzi, 6 assist e 6 falli subiti), il #21 virtussino è tornato a pieno regime anche nelle rotazioni in Serie A: 15 punti, 5/8 da 2 e 5/6 ai liberi, 8 rimbalzi e 2 assist in 21', per una serata di ordinaria amministrazione - per lui - contro la Vanoli Cremona.
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E dire che, nel posticipo della Segafredo Arena del 16° turno di LBA, Shengelia è parso giocare col limitatore di potenza inserito sotto pelle (e ci mancherebbe, viste le fatiche europee della scorsa settimana e il "5 ottobre 1991" della carta d'identità): Cremona ha cercato di alzare i toni dell'intensità della gara con Owens, impegnato a spargere tutta l'energia possibile in entrambe le aree, e Shengelia ha risposto con tutta la tecnica e il tocco a disposizione.
Impiegato sia al fianco di un centro più interno (Diouf) o di un lungo più portato ad aprire il campo (Polonara o Grazulis), il georgiano ha dato l'ennesimo saggio di immarcabilità contro una difesa priva di un corpo per contenerlo e senza un sistema di raddoppi: pur in una serata in cui la Virtus ha difettato di lucidità nel concretizzare la miriade di appoggi facili creati vicini al ferro (13/24 da 2 se si esclude Shengelia, 54.2%, -4.8% rispetto alla media stagionale prima della sfida alla Vanoli di Brotto), Toko è stato contenuto solamente dalla personale volontà di non forzare i ritmi.
Non è dalle serate contro Dreznjak, Nikolic e Poser che si possa giudicare quanto Shengelia sia vicino alla miglior versione possibile. C'è però da immaginarsi che, di qui alla serata del 12 febbraio della Inalpi Arena, la Virtus Bologna cercherà di centellinare ogni singolo sprazzo di energia del fuoriclasse di Tbilisi. Non è ancora chiaro quali centri dell'Olimpia Milano saranno "sopravvissuti" per duellare con Toko nel quarto di finale più atteso della Frecciarossa Final Eight, visto l'incubo infortuni vissuto dai biancorossi di Messina, ma il focus nel futuro immediato di Bologna e di Tornik'e sarà sulla settimana torinese: le parole di Massimo Zanetti all'ultima festa di Natale virtussina stanno assumendo via via sempre più significato ("Sono qua da 8 anni e ogni anno abbiamo vinto qualcosa, almeno una coppa me la devono regalare. Quella che desiderio di più è la Coppa Italia, che non ho mai vinto").
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La Virtus Bologna, anche grazie al reintegro del suo leader, si sta comportando al meglio per arrivare in gas all'appuntamento: contro Cremona è arrivata la 4ª vittoria consecutiva in LBA (Scafati, Reggio Emilia e Napoli le altre 3), così come i primi punti in bianconero di Riccardo Visconti e l'aggancio alla vetta della classifica che mancava da inizio novembre (12 vittorie e 4 sconfitte, a pari merito con Trapani, Brescia e Trento). Ma, soprattutto, è tornato Tornik'e Shengelia.