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MERCATO

L'estate della Virtus Bologna dipende da Tornik'e Shengelia

Tra la clausola di uscita del georgiano e la distanza sul rinnovo di Abass, i primi passi del mercato della Virtus sono già decisivi

27 Giu 2024 - 10:09
 © IPA

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L'inizio dell'estate 2024 non sarà ricordati dai tifosi bianconeri come il più tranquillo della storia delle Vu Nere. L'accordo raggiunto con la Unipol Arena per ospitare l'inizio di stagione casalingo della Virtus Bologna è un primo passo di un percorso che, tuttavia, vede ancora molti ostacoli tra sé e il traguardo. Primo tra tutti, l'allestimento di un roster all'altezza delle ambizioni della piazza. 

Oltre a coach Banchi, gli unici elementi sicuri di far parte della rosa 2024/25 della Virtus sono capitan Belinelli, Hackett, Cordinier e Achille Polonara. Mancando solo l'ufficializzazione dell'arrivo di Andrejs Gražulis da Trento, il fulcro di ogni discorso di mercato della Virtus ruota attorno a Toko Shengelia.

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Il georgiano ha tempo sino a lunedì 1 luglio per versare di tasca propria, nelle casse societarie, il buyout previsto dal contratto in essere, stante la volontà della società di non esercitare alcuna clausola d'uscita. Il Resto del Carlino quantifica in €16.000.000 il budget totale destinato alla gestione della prima squadra virtussina nel prossimo esercizio: cifra inferiore a quelle del recente passato, sulla quale lo stipendio di Shengelia (€2.000.000, ndr) avrebbe un peso specifico assai notevole.

La priorità è definire la situazione di Toko, e poi a cascata gestire il resto dei movimenti. In primis, quello di Awudu Abass: al 30 giugno scadrà il contratto del 30enne, attualmente impegnato con Italbasket, e la conferma di Shengelia significherebbe molto probabilmente la rinuncia ad Abi.

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Tra la richiesta dell'ex Cantù, reduce da un'ottima stagione di "gregariato" nel reparto esterni delle Vu Nere, e l'offerta di rinnovo di Bologna c'era distanza già nei primi momenti delle trattative: le offerte provenienti dall'Olimpia Milano e Beşiktaş e le avances dalla Trapani di Valerio Antonini ("Se accettasse diventerebbe il re di Trapani") sono superiori a tutte quelle formulate dalla Virtus per Abass, che vorrebbe comunque capitalizzare la versatilità e duttilità ad altissimo livello mostrata nel 2023/24 per giocarsi ancora un'Eurolega da protagonista. 

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Per ipotizzare qualsiasi movimento in entrata, tuttavia, occorrerà aspettare ancora qualche tempo. A rassicurare sulla sostenibilità della Virtus nel breve periodo ci sarà l'aumento di capitale, di ratificazione prevista nella prossima assemblea dei soci, sostenuto in gran parte da Carlo Gherardi: il Corriere di Bologna scrive di €1.200.000/€1.300.000 destinati dal presidente di CRIF per corroborare la liquidità bianconera e presentare offerte concrete a obiettivi finora solo teorici (Jones? Vildoza? Loyd? Foster?)

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