Il quarto di finale tra Virtus e Olimpia è il 41° confronto negli ultimi 5 anni, il primo tra Messina e Ivanovic: il duello tra LeDay (e forse Mirotic) e Shengelia assicura spettacolo
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Sarà la 4ª sfida stagionale, con almeno altre due nei prossimi mesi e la possibilità di giocarsi ancora lo Scudetto a fine primavera. Virtus Segafredo Bologna-EA7 Emporio Armani Milano, la rivalità per eccellenza della pallacanestro italiana contemporanea, vivrà l'ennesimo capitolo nel quarto di finale della Inalpi Arena. In palio la semifinale della Frecciarossa Final Eight 2025 e, soprattutto, un dispiacere da regalare alla rivale.
COME CI ARRIVANO
Nonostante la sconfitta a Venezia, Milano arriva da 7 vittorie nelle ultime 8 uscite in LBA. Dal 9° posto di metà dicembre, il gruppo di Messina ha saputo trovare risorse sempre da più elementi del gruppo, riportandosi a contatto con la vetta della Serie A. Ancora altalenante il percorso in Eurolega, con imprese come quelle col Panathinaikos alternate a sconfitte nette (record 14-12, 10° posto: a 2 vittorie dal 3° posto ma con le stesse lunghezze di vantaggio dallo Zalgiris 13°). Che l'ottovolante Olimpia, grazie al possibile recupero in extremis di Mirotic, trovi una direzione più lineare a partire dalla settimana torinese?
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Con l'Eurolega ormai compromessa dalle sconfitte di inizio stagione, il focus delle Vu Nere si è progressivamente spostato sulla Serie A e, stando alle dichiarazioni di Massimo Zanetti, proprio sulla Frecciarossa Final Eight. 8 vittorie e 3 sconfitte nelle prime 11 uscite, poi le dimissioni di coach Banchi e la vittoria nello scontro diretto a Milano agli ordini degli assistenti di Dusko Ivanovic: il coach montenegrino ha confermato l'ottimo andamento in campionato - sconfitte con Trieste e Trento, reduce da un doppio turno di Eurolega, e poi 6 vittorie nelle successive 7 gare. Con gli esordi di Justin Holiday della scorsa settimana, la Virtus potrebbe tamponare senza troppi problemi l'eventuale assenza di Morgan (influenza): "Virtus Segafredo Bologna" e "pressione" vanno storicamente a braccetto, ma le sensazioni alla vigilia sono serene e positive come non se ne percepivano da tempo.
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I PRECEDENTI STAGIONALI
Frecciarossa Supercoppa 2024, 22 settembre 2024, Milano-Bologna 98-96 (OT): lo scatto iniziale della Virtus, sulle spalle di Shengelia; il rientro di Milano nella ripresa, col rientro dagli spogliatoi da leader di Mirotic e l'impatto devastante di Nebo nelle due aree; il finale da protagonista di Polonara, la tripla tentata da Clyburn sulla sirena dei regolamentari e i 5 punti decisivi di Leandro Bolmaro. Una finale di Supercoppa, con la cornice di una Unipol Arena esaurita, tra le più belle e di alto livello di sempre, nonostante fosse ancora basket di fine settembre.
Eurolega, Round 7, 31 ottobre 2024, Milano-Bologna 99-90: in una serata da altissime percentuali di entrambe, a fare la differenza è il duello a rimbalzo. 40 carambole totali, 15 delle quali offensive, per l'EA7 Emporio Armani, contro le misere 24 delle Vu Nere (i migliori rimbalzisti di serata della Virtus, Cordinier e Tucker, di mestiere sarebbero guardie...): lo strappo decisivo, dopo la furia virtussina del 3° quarto (22-32) è firmato dai veterani dell'Olimpia. LeDay, Causeur e Mirotic si scambiano oneri e onori per regalare la 2ª vittoria casalinga stagionale in Eurolega alle Scarpette Rosse.
LBA, 10ª giornata, 8 dicembre 2024, Milano-Bologna 73-82: la sfida dell'Immacolata abbraccia il contesto surreale vissuto dalla Virtus. Coach Banchi si è dimesso da 3 giorni, Dusko Ivanovic è stato già annunciato al suo posto ma non può ancora allenare in Serie A, l'assistente Jakovljevic a guidare la transizione da uno staff tecnico all'altro nella trasferta dell'Unipol Forum. Milano, reduce dal doppio turno casalingo e vincente di Eurolega (Stella Rossa e ASVEL) ha semplicemente meno "urgenza" di fornire una prestazione di cuore e orgoglio: il miglior Ante Zizic della stagione - 12 punti, 8 rimbalzi e 24 di valutazione per il centro croato - sfrutta la corte rotazioni dell'Olimpia sotto canestro e riporta Bologna alla vittoria in LBA dopo la sconfitta bruciante di Brescia.
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L'UOMO PIÙ IN FORMA
Impossibile non menzionare Zach LeDay per l'Olimpia Milano. Il 30enne di Dallas è stato àncora di salvezza, in difesa al fianco di Mirotic e in attacco in assenza di Niko, nei momenti più complicati della stagione. Nelle 17 gare giocate in LBA, le cifre parlano chiaro: 12.9 punti, 50% da 2 e 37.8% da 3, solamente 4 tiri liberi sbagliati negli ultimi 3 mesi. Il duello con Toko Shengelia avrà tutti i riflettori puntati addosso: l'ex Partizan vive un periodo in cui è capace di segnare in qualsiasi modo, richiedendo una cura speciale da parte delle difese avversarie. Nella Final Eight 2021, l'unica disputata dallo "Zainetto" in Italia, 14.7 punti di media e trofeo alzato al cielo dell'allora Mediolanum Forum: Zach LeDay vuole fare il bis.
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Sono altri i virtussini attorno ai quali ruoterà la pallacanestro di Ivanovic alla Inalpi Arena (Cordinier, Shengelia, sprazzi di Belinelli), ma Rayjon Tucker si è prepotentemente candidato a variabile impazzita della competizione. In doppia cifra da 3 gare consecutive in Serie A (13 punti a Sassari, 11 contro Venezia e a Tortona), il 27enne di Charlotte è forse il giocatore più rivitalizzato dalla "cura Ivanovic". Dotato di gambe razzenti, Tuck è in grado di regalare giocate da highlights in ogni momento: dalla panchina o nel quintetto titolare, l'ex Reyer Venezia era stato l'unico a impensierire Milano nella semifinale di Coppa Italia della passata stagione (15 punti, 5/8 da 2).
LA CHIAVE TATTICA
45-32 nella vittoria in Supercoppa, 40-24 in quella di Eurolega, 36-41 nella sconfitta di LBA: il confronto a rimbalzo è stato sin qui un barometro per misurare l'impatto di Milano nelle sfide con Bologna. Col rientro (non ancora a pieno regime) di Diop, lo stato di forma di Gillespie e i problemi nella rotazione dei lunghi della Virtus, la fisicità e l'energia dell'Olimpia nel pitturato potrebbero inclinare la sfida della Inalpi Arena su un piano assai favorevole ai biancorossi di Messina.
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Nessuna squadra di Serie A riesce a passarsi il pallone e a sfruttare il vantaggio creato dagli spazi e dai movimenti dei compagni più e meglio della Virtus Bologna: 21.4 assist di media a partita (54.6% di Assist%: più di un canestro realizzato su due delle Vu Nere deriva dal servizio di un compagno), addirittura aumentati a 22.1 (59.8% di Assist%!) sotto la guida di coach Ivanovic, sono il simbolo di una pallacanestro collettiva e in grado di mettere in ritmo tutti gli elementi sul parquet. E se esiste un punto debole di Milano, quello è la difesa dei piccoli sul perimetro...
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