5ª vittoria consecutiva (104-67 su Varese) e vetta solitaria: Bologna e il suo coach hanno fatto clic per ambire allo scudetto
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A pochi istanti dalla palla a due di Virtus Segafredo Bologna-Openjobmetis Varese, arriva la notizia della sconfitta di Scafati e della conseguente salvezza aritmetica dei lombardi. Lo spostamento dell'intera pressione sulle spalle delle Vu Nere - e i carichi di lavoro della prima settimana piena di allenamenti, come specificato da coach Ivanovic in conferenza stampa - ha influenzato l'approccio di entrambe: 13-17 alla prima sirena, con la difesa solida e la testa leggera di Varese a dettare la linea. Poi, però...
14-0, 9-0, 11-0: 3 parziali di questo peso, tra gli ultimi possessi del 1° quarto e i primi del 3°, hanno reso gli ultimi 18' della Segafredo Arena una pura accademia virtussina. La Bologna ingolfata, appesantita, impolverata dei primi minuti ha lasciato la scena a quella efficace, intensa, fisica, "seria" secondo tutte le caratteristiche da sempre predicate dalla filosofia cestistica di Ivanovic.
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Si sono rivisti i migliori Belinelli (13 punti, di nuovo in doppia cifra dopo 5 turni complicati per minuti ed efficacia al tiro) e Polonara (per Achi, tagliato il traguardo dei 3500 punti in carriera in LBA) da oltre un mese a questa parte. Si è confermata l'iniezione di energia di Morgan e Akele dalla panchina, si è potuto centellinare il peso offensivo destinato agli isolamenti di Clyburn e Zizic - tutti gli 11 bianconeri entrati in campo hanno realizzato tra 4 e 14 punti. Soprattutto, come sottolineato da Dusko ai microfoni, "la difesa che ci ha dato fiducia in attacco".
Una Virtus in grado di controllare le lotte sotto canestro (+12 il saldo totale a rimbalzo contro l'Openjobmetis) è la stessa che trova piacere e gusto nel condividere la palla in attacco (25 assist su 37 canestri dal campo!): è un atteggiamento che permette di vivere partite sulla carta scivolose (Treviso, Pistoia e Varese) allo stesso modo di quelle più pesanti (Reggio Emilia e Brescia, limitandosi all'ultima striscia vincente), impedendo di trattare con superficialità le prime e creando un'attitudine sana e vincente per portare a casa le seconde.
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La trasferta a Scafati - in caso di vittoria di Napoli nel posticipo, la Givova sarebbe già matematicamente retrocessa in A2 - e lo scontro al vertice con Trapani chiuderanno una stagione regolare vissuta tra alti e bassi, per la Virtus, ma indirizzata nella miglior maniera possibile. Il picco di prestazione delle Vu Nere, in particolare se si pensa ai talenti individuali più importanti (Cordinier, Shengelia, in dose minore Belinelli), non sembra essere stato ancora raggiunto. Tempo 3 settimane, con l'inizio dei playoff LBA, e Dusko Ivanovic conta di raccogliere tutto il buono seminato nel 2025.
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