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Viaggio tra i segreti di LeDay: dallo zainetto al ritorno a Milano

Il leader dell'Olimpia si confessa al podcast Triple Threat Show: "Per le Final Four vedo bene le due greche, il Monaco e...noi". E su Messina: "È speciale, diverso, unico"

06 Feb 2025 - 10:00
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Già dalla copertina del podcast, ricaricato su YouTube sul canale Amerikanos24, si capiva che non sarebbe stato un episodio banale. Con lo schermo diviso in quattro e i due presentatori sulla sinistra, in alto a destra c'è Chima Moneke: ala del Baskonia, fresco di 22 punti, 9 rimbalzi e 8 falli subiti nella vittoria col Barcellona - la puntata è stata registrata prima del Round 25 di Eurolega; sotto l'ex Manresa e Monaco, invece, il faccione di Zach LeDay. Due persone e personaggi, ancor prima che cestisti, fuori dall'ordinario.

Partendo dalla trade che ha coinvolto Luka Doncic e Anthony Davis, passando da aneddoti del dietro le quinte riguardanti Vassilis Spanoulis e arrivando a qualche parere sulla corsa all'MVP di Eurolega, Zach LeDay non si è tirato indietro di fronte ad alcun argomento. Questo, ad esempio, il racconto della nascita del legame indissolubile con lo zainetto, diventato man mano uno dei soprannomi del 30enne di Dallas: "Ero in Israele il mio primo anno fuori dagli Stati Uniti (Hapoel Gilboa 2017/18) ero in una piccola città di 5000 persone. Andavo a piedi al campo di allenamento ogni giorno, ma ero solito dimenticare delle cose. Quando sei in un club con budget così piccoli non puoi avere tutte gli accessori e le risorse, devi portarti tutto da casa: se avevo bisogno di altri calzini, dovevo pensarci io. Ma mi dimenticavo sempre qualcosa. Così ebbi l'idea di usare lo zainetto e mettere tutto lì dentro. Da lì ho iniziato a portarlo con me in campo, sul bus, a cena, ovunque. Andando avanti con gli anni, tutti hanno iniziato a notarlo: ormai è diventato un mio "marchio"".

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La chiacchierata è stata ovviamente l’occasione per tornare indietro con le lancette alla prima esperienza milanese, nel 2020/21: "Quando me ne sono andato eravamo arrivati alle Final Four, 3° in Eurolega. Vincemmo diversi trofei (Supercoppa e Coppa Italia), un grande anno e una grande esperienza che mi ha spinto a diventare un leader al Partizan. Guardando agli ultimi risultati di Milano in Eurolega - mancato accesso ai Playoff nell'ultimo biennio - volevo tornare per risollevare il livello. Una nuova sfida: sono quelle che cerchi, arrivato a un certo punto della carriera, per spronarti a fare sempre meglio ogni giorno".

Una delle ragioni del ritorno dello Zainetto, senza dubbio, è la presenza in panchina di coach Messina: "La prima volta è stato diverso perché ero più giovane. Avevamo leggende nella squadra, ed era più: "Sono qui per imparare dalle leggende e prendere cose da loro". Qualche routine prepartita, piccole cose per la cura del corpo. Ora è diverso: essere uno dei leader, uno dei pilastri della squadra, è diverso. Da leader devi fare sempre da tramite con lo staff tecnico, cercare sempre una via di mezzo, diffondere un buon messaggio alla squadra. Io credo molto nel dare l'esempio, nel crederci sempre: a volte il modo migliore per affrontare le difficoltà è andare duro e passare attraverso tutto senza pensare. Ettore (Messina) ha il suo modo di pensare: è davvero speciale, diverso e unico. L'Olimpia è ovviamente una squadra differente rispetto al Partizan: mi porta a mantenere una leadership differente, sotto una diversa luce. Cerco di trasmettere un messaggio positivo anche perché siamo una squadra giovane".

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Zach LeDay non si è sottratto nemmeno alla domanda che tocca a tutti gli ospiti del Triple Threat Show: chi arriverà alle Final 4 di questa Eurolega? "Penso che entrambe le greche, Panathinaikos e Olympiacos, ci andranno. Sicuro. Si tratta solo di essere in salute al momento giusto. Poi dico Monaco e, assecondando la fiducia sconsiderata che ho in noi stessi, ci metterò dentro Milano. Troveremo un modo per arrivarci, sono fiducioso che troveremo il modo e continueremo a lavorarci andando avanti giorno dopo giorno e vedremo dove saremo arrivati alla fine. Anche perché è una stagione dove siamo tutti vicini, a una partita di distanza. Ma le greche le metto dentro, senza dubbio".

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La classifica attuale, con Olympiacos davanti a tutti, Monaco 3° e Panathinaikos 4°, gli darebbe quasi totalmente ragione. Manca una sole delle 4, impegnata stasera nella trasferta di Kaunas (palla a due alle 19) per avvicinarsi ai piani altissimi. Mancherà pure qualche vittoria in stagione, all'EA7 Emporio Armani Milano, ma non la speranza di Zach LeDay.

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