Il ct commenta lo sfogo del collega: "Noi allenatori siamo come dei sarti e dobbiamo fare l'abito col materiale che abbiamo"
Nel primo giorno di raduno a Coverciano, Antonio Conte risponde allo sfogo di Cesare Prandelli: "Ha detto che la Nazionale non ha un futuro? Nei 4 anni bellissimi che ha fatto in azzurro si è scontrato con problemi che esistono, ma noi ora dobbiamo concentrarci e lavorare con quel che abbiamo sfruttandolo al massimo - ha spiegato -. Noi allenatori siamo come dei sarti e dobbiamo fare l'abito col materiale che abbiamo, un materiale bellissimo".
Ci sono da preparare le decisive sfide con Malta e Bulgaria, che possono regalare il pass per gli Europei di Francia, ma a tenere banco sono le parole dell'ex ct. "Si fa fatica a vedere un futuro per la Nazionale - la riflessione amara di Prandelli, intervenuto oggi ai microfoni di Radio Anch'io Sport su RadioUno - Un futuro puoi vederlo quando i nostri ragazzi crescono, se hai una programmazione di 4-8 anni allora vedi un futuro. Se invece i nostri ragazzi arrivano a 20 anni e sono competitivi a livello europeo e non sono poi protagonisti nel nostro campionato allora vuol dire che qualche problema il calcio italiano ce l'ha. I club hanno troppo potere, hanno interessi esclusivamente economici, sono molto pessimista e l'ho sentito sulla mia pelle. La Nazionale interessa solo quando c'è un Europeo o un Mondiale, non c'è voglia di risanare un calcio che è malato perché non riusciamo a produrre nostri giocatori. Qualche problema ce l'abbiamo".
''Non è importante che dica se quello che oggi ho a disposizione è poco o molto - ha proseguito Conte - però il fatto che rispetto agli anni passati i grandi club siano tornati a investire molto significa che si vuole far tornare il calcio italiano nelle prime pagine. Mi auguro che sia una risposta anche sul campo, pure nelle coppe europee''.
Conte mette subito le cose in chiaro: chi non gioca rischia la Nazionale. ''Ho fatto le convocazioni fidandomi della scorsa stagione, due gare di campionato sono troppo poche. Ma se certi giocatori continueranno a non giocare nei propri club allora la Nazionale per loro diventera' a rischio. Anche Zaza finora non ha mai giocato? Se la cosa continua può essere un problema''.
Sulla falsa partenza della Juve. ''Se la Juve a zero punti sta pagando le sue cessioni? Io non faccio più riferimenti sul mio passato, non mi interessa anche perché il rischio, come già successo, è essere male interpretato. Quando si viene in nazionale il campionato deve passare in secondo piano, fra l'altro ci aspetta una settimana importante, l'obiettivo è battere Malta e Bulgaria per mettere un piede e mezzo se non due agli Europei''.
L'allenatore salentino si complimenta con Valentino Rossi per il successo di Silverstone. "Valentino Rossi è un campione immortale, vincente, ha fatto qualcosa di straordinario. Se lo avessi in nazionale lo farei giocare in attacco così farebbe tanti gol, sarebbe un bell'esterno offensivo - ha scherzato il ct - Se mi piacerebbe avere tanti Valentino Rossi in questa Italia? Ce ne sono e li stiamo facendo crescere".