"La Croazia è una squadra forte e l'ha già dimostrato. Il futuro di Pirlo in Nazionale? Per ora non ci sono novità..."
A Spalato l'Italia non può sbagliare e Conte lo sa bene: "E' la classica partita tra due squadre accreditate per la fase finale, ma c'è anche il terzo incomodo, la Norvegia. La Croazia è forte e l'ha già dimostrato". Quanto agli assenti, il ct invece non si piange addosso: "Siamo in tanti e abbiamo preparato il match nel modo giusto". Infine il capitolo Pirlo: "Per ora non ci sono novità su Andrea, vedremo...".
"Barzagli e Zaza non li abbiamo mai avuti e la loro assenza non ha pensato sul piano del lavoro - ha continuato Conte -. Gli unici a dare forfait dopo gli allenamenti sono stati Verratti e De Rossi, ma siamo in tanti e abbiamo lavorato bene in vista della gara". Quanto al modulo con la difesa a quattro, il commissario tecnico ribadisce l'importanza dell'atteggiamento: "Il problema dei sistemi di gioco riguarda più i giornalisti. Contano più i principi di gioco, non i moduli. L'allenatore deve cercare quantomeno di mettere tutti i migliori in campo. E' il tecnico che si deve adattare ai giocatori".
Poi sui bianconeri reduci da Berlino: "Hanno recuperato dopo la finale, hanno una grande mentalità e hanno archiviato l'ultimo match, concentrandosi adesso su questa partita con la Nazionale, che è ugualmente importante". Pochi i dubbi di formazione per Conte in vista della Croazia, ma il ct non vuole anticipare niente. Discorso simile anche su Andrea Pirlo e il suo futuro in azzurro: "Al momento sono tutte ipotesi, ne riparleremo più avanti". Infine sull'impatto del match a porte chiuse: "Sarà un vantaggio per chi giocherà meglio. L'assenza del pubblico penalizza tutti".