Buffon al suo fianco: "Le critiche? Italia paese strano"
Conferenza stampa per Gigi Di Biagio, che debutterà contro l'Argentina sulla panchina della Nazionale. "Emozione alla prima? Non ho tempo per provarla - ha spiegato - Le critiche di Raiola? Le ho lette, ma dopo 2' mi sono rimesso a lavorare". Il ct indica la via. Dobbiamo smettere di pensare al passato. Da domani si riparte, e bisogna farlo velocemente, con l'entusiasmo giusto". Al suo fianco Buffon: "Le polemiche? L'Italia è un paese strano".
Di Biagio taglia corto sulle critiche di Raiola ("ho letto le critiche, chi dice nel calcio che non legge i giornali dice bugie: ma dopo due minuti mi sono rimesso a lavorare") e indica la strada che la nuova Italia deve intraprendere. "Per noi domani parte una sorta di Minimondiale: dobbiamo smettere di pensare a quel che è successo a novembre. Bisogna guardare oltre, oppure non si ricostruisce. Dobbiamo ripartire con l'entusiasmo giusto, dando spazio ai giovani ed avendo pazienza se la prima volta non faranno la cosa giusta: chi ama l'Italia, a prescindere da chi sarà ct e da chi sarà presidente, deve avere pazienza".
Sul modulo. "Giocheremo col 4-3-3, poi forse cambieremo. E' un match proibitivo, ma dobbiamo provare a giocare senza pensare a ciò che abbiamo davanti. Icardi e Dybala out? Loro lì davanti hanno molta scelta, noi, invece, meno, ma quella che abbiamo per me va benissimo".
In conferenza Sampaoli ha avuto parole al miele per Balotelli. "Fa bene, dal suo punto di vista... Io faccio le mie scelte, e non mi curo di fare un confronto con i giocatori degli altri, non l'ho mai fatto in vita mia".
Il portiere della Juve si toglie qualche sassolino dalle scarpe per le polemiche per un ritorno che qualcuno ha ritenuto ingombrante. ""Che l'Italia sia un Paese strano lo sapevamo, ma è davvero sensazionale che si faccia polemica su di me, che gioco in azzurro da 25 anni, sono sempre stato un elemento aggregante e spesso per altruismo ho rinunciato a record personali - ha spiegato il capitano azzurro - Tra qualche settimana chi ha scritto certe cose sulla mia presenza in nazionale si ricrederà, capirà, e concluderà che è una polemica fuori dalla grazia di Dio...Io e di Biagio sappiamo la verità. Una volta chiarito con il ct che non è solo una passerella, perché non mi sarebbe interessata, ma per essere utile, sono venuto con grande entusiasmo. Ho 40 anni ma sono pur sempre il portiere della Juventus, non una squadra di quinta fascia".
Sul suo addio. "Non so se sarà con la nazionale o con la Juventus. Sarà una serata serena, sobria. Sono entrato nel calcio in Vespa, ne uscirò senza macchina perché ho solo quella aziendale".
Sampaoli non è stato tenero con Dybala. "Non dispiace che Sampaoli abbia detto che rischia di rimanere fuori, spero che arrivino all’orecchio di Paulo perché so come reagiscono i campioni in momenti di difficoltà, maggior stimolo non ci può essere per un giocatore del suo calibro".
Domani Messi, poi Ronaldo in Champions. "Sono due giocatori completamente diversi, Messi è più completo perché parte da lontano, ha delle qualità tecniche e una visione di gioco più da trequartista. Cristiano Ronaldo, vuoi perché ha qualche anno in più, è diventato un killer dell’area di rigore. Rispetto a prima credo gestisca meglio le sue forze".