Il ct azzurro: "La Spagna non è quella degli Europei. Sfida importante ma non decisiva"
Spagna in casa e Macedonia in trasferta. I prossimi ostacoli dell'Italia diranno molto dell'impronta che il ct Ventura riuscirà a dare agli azzurri: "E' un appuntamento importante con la Spagna, ma non decisivo. Loro sono la squadra più forte del girone e sono cambiati rispetto al passato. Noi abbiamo perso qualche giocatore". Tra i convocati non figura Balotelli: "Non si discute come giocatore, non ho preclusioni. Ora gli serve continuità".
Il nuovo commissario tecnico tiene d'occhio l'attaccante del Nizza, ma non è ancora il momento di riportarlo in Nazionale: "L'ho preconvocato perché è tornato a giocare e segnare, ma ora deve dimostrare continuità". Davanti però la coperta rischia di essere corta: "Speravo di avere Pavoletti con 5-6 gare in più e invece non è così. Immobile e Belotti possono giocare insieme e in una delle due partite lo faranno sicuramente". A Torino arriva la Spagna: "Non perdono una gara di qualificazione al mondiale da 23 anni e sono la squadra più forte del girone. Hanno cambiato modo di giocare e ora sono convinti dei propri mezzi, sarà una storia diversa rispetto all'Europeo. Il nuovo tecnico ha portato nuovi stimoli".
L'Italia potrà contare su Verratti, ma forse non a tempo pieno: "Va monitorato e devo capire se è più importante averlo con la Spagna o con la Macedonia perché va dosato. Darmian è venuto per una difesa a tre, poi mi aspetto tutto l'aiuto possibile dallo Juventus Stadium". Il campionato però sta dicendo che davanti a tutti c'è ancora la Juventus col suo blocco, ma stanno crescendo giovani interessanti: "Il torneo sembra finito, ma è appena iniziato. La Juve ha la rosa più completa, ma non hai certezza di vincere. Per quanto riguarda i giovani sono contento che ce ne siano tanti in mostra, io ho insistito per avere la possibilità di vederli da vicino. Poter fare piccoli stage e farli entrare nella famiglia azzurra sarebbe bello. Ovvio, devono giocare nelle rispettive squadre, ma i pressupposti per dar loro il palcoscenico della Nazionale vanno creati".
Infine qualche grattacapo di formazione lo crea anche l'assenza di Chiellini: "Vedremo se Romagnoli riuscirà a recuperare o meno per avere un difensore mancino. Mezzala sinistra? Bonaventura e Bernardeschi li ho provati, non ho giocatori di ruolo in certi casi. Per esempio, l'unico terzino sinistro mancino in Italia è Antonelli". Un rimedio per tutto si chiama Florenzi, schierato da Spalletti dietro la punta contro l'Inter: "Ha troppi ruoli ed è difficile dire quale sia il suo. Ha tante qualità ma nel nostro contesto può fare il quinto o la mezzala. Prima o poi dovrà prendere una sua strada precisa".