San Siro, dove gli azzurri sono imbattuti da 45 partite, ma non solo: si è giocato anche all'Arena, al Velodromo, al Vigorelli...
Il potere taumaturgico di San Siro ha la sua massima esaltazione quando si parla della Nazionale italiana. Forse non tutti sanno che a Milano gli azzurri sono imbattuti da 45 partite (di cui 32 vinte e 13 pareggiate), come dire che si tratta di una città praticamente inespugnabile. Non sempre si è giocato a San Siro, ovviamente: lo stadio attuale ha ospitato per la prima volta l'Italia il 20 febbraio del 1927. In precedenza si giocava all'Arena Civica (5 partite), al Velodromo Sempione che sorgeva a poca distanza dall'attuale Vigorelli (2 partite) e al Campo di Viale Lombardia dove normalmente giocava il Milan (6 partite). In totale l'Italia ha giocato 57 partite a Milano, 44 a San Siro e 13 negli altri tre impianti. Al "Meazza" non ha mai perso, perché l'ultima sconfitta risale al 18 gennaio 1925, 0-1 contro l'Ungheria al campo del Milan in Viale Lombardia. Una storia d'amore, quella tra Milano e la maglia azzurra, che vale la pena di essere raccontata attraverso i suoi momenti principali.
L'ESORDIO
La prima partita della Nazionale italiana, che ancora non vestiva d'azzurro, venne giocata proprio all'Arena di Milano il 15 maggio del 1910. La commissione tecnica della Federazione convocò quasi tutti giocatori dell'area milanese (tesserati per Milan, U.S. Milanese, Ausonia) più un giocatore del Doria e due del Torino. L'Italia vinse per 6-2 contro la Francia, tripletta del milanista Lana, gol di Fossati, Rizzi e Debernardi. Anche la terza partita della storia di questa Nazionale venne giocata all'Arena e persa 1-0 con l'Ungheria. L'ultima apparizione in ordine di tempo all'Arena risale invece al 9 maggio 1926, vittoria per 3-2 contro la Svizzera.
QUELL'ULTIMA SCONFITTA
All'inizio erano tutte amichevoli. Il 18 gennaio del 1920 l'Italia si spostò dall'Arena al Velodromo Sempione e vinse per 9-4 contro la Francia. Questo campo sarebbe rimasto imbattuto, perché l'unica altra apparizione sarebbe stata un 3-3 contro l'Austria. Il campo del Milan in Viale Lombardia invece vide invece 3 vittorie italiane (2-1 alla Svizzera, 4-2 al Belgio, 3-1 alla Germania), 2 pareggi (0-0 con la Spagna e 2-2 con la Svezia) e soprattutto l'ultima sconfitta registrata sul territorio milanese, 1-2 con l'Ungheria, gol di Conti, Spitz e Takacs.
IL MONDIALE PASSA DA SAN SIRO
L'Italia giocò per la prima volta a San Siro - sempre in amichevole - il 20 febbraio 1927 contro la Cecoslovacchia e fu un pareggio per 2-2. Di Libonatti il primo gol in una di quelle due porte, poi Baloncieri realizzò il defintivo 2-2. Prima gara ufficiale a tutti gli effetti, Italia-Austria di Coppa Internazionale, vittoria per 2-1 dell'Italia con gol di Meazza e Orsi, 22 febbraio 1931. Ma il trionfo del Mondiale 1934 passò anche da San Siro perché l'Italia di Vittorio Pozzo ci giocò la semifinale contro l'Austria, vinta 1-0 con gol di Guaita. Due mesi e mezzo prima, la qualificazione per il Mondiale era stata conquistata proprio a San Siro con un 4-0 alla Grecia, impreziosito da una doppietta di Peppino Meazza.
DOPPIA SCOPPOLA AL BRASILE
Tra il 1935 e il 1936, altre due partite della Coppa Internazionale (2-2 contro l'Ungheria e 4-2 alla Svizzera), torneo poi sospeso. Dal 1938 al 1951 solo amichevoli (4 vittorie e 2 pareggi) fino al 5-1 delle qualificazioni per il Mondiale 1954 rifilato all'Egitto (doppietta di Giampiero Boniperti). Un inutile 3-0 contro il Portogallo valeva per le qualificazioni al Mondiale del 158 (che l'Italia non disputò perché eliminata dall'Irlanda del Nord). Ma nel giro di qualche anno gli azzurri si presero la soddisfazione di dare due lezioni di calcio al Brasile. Il 3-0 del 25 aprile 1956 venne battezzato da una doppietta di Virgili più un autogol di De Sordi, lo stesso risultato del 12 maggio 1963 (partita in cui Trapattoni marcò Pelè) vide andare a segno invece Sormani, Sandro Mazzola e Bulgarelli.
FUORI DALL'EUROPEO 1972
Gigi Riva tornò in Nazionale dopo un lungo infortunio proprio a San Siro contro la Svezia, segnando una doppietta nel 3-0 valido per le qualificazioni agli Europei 1972. Ma alla fase finale l'Italia (campione d'Europa in carica) non ci andò, perché ancora a San Siro finì poi 0-0 contro il Belgio con sconfitta per 2-1 al ritorno.
IL MURO ARCONADA
Quattro amichevoli vinte (un prestigioso 3-0 contro l'Olanda) poi l'Italia giocò a San Siro una partita della fase finale degli Europei 1980 contro la Spagna. Buona partita degli azzurri, ma uno 0-0 finale in cui il portiere spagnolo Arconada fu protagonista assoluto con alcune parate pazzesche, una delle quali su un colpo di testa ravvicinato di Gentile.
L'ESORDIO UFFICIALE DI VICINI
L'Italia di Bearzot giocò poco a Milano. Dopo quell'Europeo e dopo il Mondiale vinto in Spagna, due sole apparizioni: 2-2 contro la Cecoslovacchia nelle qualificazioni (fallite) agli Europei 1984 e 1-0 in amichevole contro la Svezia. Il 15 novembre 1986 a San Siro si giocò la prima partita ufficiale della gestione di Azeglio Vicini e l'Italia vinse 3-2 contro la Svizzera, gol di Donadoni e doppietta di Altobelli. Il 5 dicembre del 1987, con la qualificazione per l'Europeo già in tasca, gli azzurri tornarono a San Siro per un agevole 3-0 contro il Portogallo timbrato da Vialli, Giannini e De Agostini.
DINO BAGGIO CI PORTA AL MONDIALE
Sei anni di assenza, poi altro scontro con il Portogallo, questa volta decisivo per andare ai Mondiali del 1994: l'Italia lo vinse per 1-0 con gol di Dino Baggio guadagnandosi il diritto ad andare negli Stati Uniti (dopo poi sarebbe arrivata seconda), con Arrigo Sacchi in panchina. Questa fu l'ultima apparizione milanese dell'ultimo millennio. La ricomparsa, del 7 ottobre 2000, un'altra partita di qualificazione mondiale con Trapattoni in panchina e con un 3-0 rifilato alla Romania.
UN OTTIMO TRE SU QUATTRO
Discretamente squallida l'amichevole con l'Uruguay (1-1) prima del Mondiale 2002, poi un ottimo tre su quattro tra qualificazioni per due diversi Europei (4-0 al Galles e 0-0 con la Francia) e due diversi Mondiali (2-0 alla Scozia e 3-1 alla Danimarca). Il 3-1 con i danesi al momento resta l'ultima vittoria azzurra a San Siro, a segno Montolivo, De Rossi e Balotelli.
UN POKER DI PARI
Le ultime quattro partite degli azzurri a San Siro sono finite in parità: 1-1 in amichevole con la Germania, ancora 1-1 nelle qualificazioni europee con la Croazia (gara sospesa parzialmente per intemperanze del pubblico), 0-0 contro la stessa Germania ancora in amichevole e poi...
QUELLO 0-0 CHE FA ANCORA MALE
...e poi quello 0-0 di un anno fa, che af ancora male e che non smetterà mai di fare male, quella partita contro la Svezia che segnò l'eliminazione degli azzurri dal Mondiale a 60 anni di distanza dell'unico precedente. Un pareggio che non si può dimenticare e che si può se mai addolcire con altre vittorie.