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L'Italia di Mancini: Balotelli e 4-2-3-1

Il nuovo allenatore ripartirà da SuperMario e dal blocco Milan: Donnarumma, Bonucci, Bonaventura, Romagnoli e Conti (quando starà bene)

16 Mag 2018 - 17:30

E' arrivato anche l'annuncio ufficiale: Roberto Mancini è il nuovo ct azzurro. In attesa della presentazione in conferenza stampa, e quindi delle prime indicazioni del neo commissario tecnico, prende già vita la nuova Italia del Mancio. L'allenatore jesino presumibilmente ripartirà da Mario Balotelli, che non veste l'azzurro dai Mondiali 2014, dall'amato 4-2-3-1, e dal blocco Milan: Donnarumma, Bonucci, Bonaventura, Romagnoli e Conti (quando starà bene). Largo anche ai giovani: verranno inseriti gradualmente i vari Chiesa, Bernardeschi, Pellegrini, Barella e Cristante.

Il ritorno di Balotelli appare ormai scontato. SuperMario, dopo una stagione ad alti livelli al Nizza, avrà una nuova chance in azzurro praticamente dopo 4 anni, visto che l'ultimo match risale al 24 giugno 2014 contro l'Uruguay e quando venne chiamato da Conte a novembre dello stesso anno era stato costretto a tornare subito a casa per un infortunio agli adduttori. Il modulo di partenza sarà il 4-2-3-1, ma non è un dogma per l'ex allenatore dell'Inter capace di cambiare e correggersi in corsa.

Sicuri assenti nella lista dei convocati saranno gli infortunati Verratti, Conti e Spinazzola e forse anche Gagliardini, Immobile e De Sciglio ancora convalescenti. Il Mancio vorrebbe concedere a Gigi Buffon la giusta passerella d'addio a Torino contro l'Olanda per poi puntare ad occhi chiusi su Gigio Donnarumma. Oltre al portiere, il Milan dovrebbe essere ben rappresentato anche grazie a Bonucci, Bonaventura, Romagnoli e Conti quando tornerà dal grave infortunio. Il Mancio chiederà a Chiellini e De Rossi di andare avanti, probabilmemte ripescherà anche Criscito, che lascerà lo Zenit per tornare al Genoa, e non rinuncerà ai vari Insigne, Belotti e Immobile. Poi c'è il delicato discorso dei giovani. La squadra va svecchiata e sono in tanti a scalpitare: Bernardeschi, Chiesa, Pellegrini, Barella e Caldara i nomi in rampa di lancio per avere, dopo anni di delusioni, una Nazionale ancora al top.

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