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IL LUTTO

Addio a Leo Beenhakker: l'allenatore olandese si è spento a 82 anni

Nel corso della sua carriera ha allenato il Real Madrid, l'Ajax e il Feyenoord. Nell'89 con i Blancos affrontò il Milan di Berlusconi in Coppa Campioni

10 Apr 2025 - 22:18
 © afp

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Il mondo del calcio piange Leo Beenhakker. L'allenatore olandese si è spento all'età di 82 anni.  "Un uomo unico con una carriera da allenatore unica. Direttore d'orchestra nei più grandi club e negli Orange. Non ce n'è uno più eccezionale di Leo. L'uomo che ha avuto più avventure di Tintin. Riposa in pace Leo e grazie di cuore", ha dichiarato Jan de Jong, direttore del CV dell'Eredivisie.

CHI ERA

Allenatore e dirigente sportivo olandese, nel corso della sua lunga carriera, è stato uno dei tecnici più noti del panorama internazionale. Ha allenato club prestigiosi come l’Ajax, il Feyenoord e soprattutto il Real Madrid, con cui ha vinto tre campionati spagnoli consecutivi tra il 1987 e il 1989. Proprio nell'89 affrontò il Milan di Silvio Berlusconi in Coppa dei Campioni nella doppia sfida resa celebre dal 5-0 per i rossoneri al ritorno e per il fantastico gol di testa di Marco Van Basten valido per l'1-1 finale di Madrid. 

Conosciuto anche per il suo soprannome “Don Leo”, si è distinto per la capacità di adattarsi a contesti culturali diversi e di costruire squadre competitive anche in situazioni difficili. Dopo il ritiro dalla panchina, ha ricoperto ruoli dirigenziali, contribuendo allo sviluppo del calcio in Olanda e all'estero.

CAPITOLO NAZIONALI

Beenhakker ha anche guidato diverse nazionali, tra cui quella dei Paesi Bassi (ai Mondiali del 1990), di Trinidad e Tobago (ai Mondiali del 2006, portandola per la prima volta nella storia alla fase finale) e della Polonia (guidandola agli Europei del 2008).

IL CORDOGLIO

"Il Real Madrid desidera esprimere le sue condoglianze e il suo affetto alla famiglia di Leo Beenhakker, ai suoi club e ai suoi cari", il ricordo del Real Madrid affidato a una nota. Dolore condiviso anche da altri suoi ex squadre come Ajax e Feyenoord. "È con grande tristezza e sgomento che l'Ajax ha appreso giovedì la triste notizia della morte di Leo Beenhakker", ha dichiarato il club di Amsterdam. "È stato senza dubbio uno degli allenatori olandesi più originali ed efficaci", ha aggiunto il club da lui allenato due volte, alla fine degli anni '70.

Durante il suo secondo mandato all'Ajax, ricorda il club, Beenhakker rese popolare l'espressione "De Patatgeneratie" (o generazione del fast-food) per descrivere la sua squadra, ricca di giocatori di talento ma che lui considerava troppo dilettanti, come i gemelli Frank e Ronald de Boer o Richard Witschge. "Era una persona socievole, sempre interessata agli altri", ha affermato l'ex giocatore Danny Blind, citato nel comunicato stampa dell'Ajax. Jan Wouters, che era il suo capitano, lo ha elogiato definendolo un allenatore che "poteva davvero motivare un gruppo, un allenatore molto umano che capiva cose che andavano oltre il calcio". 

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