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LA POSIZIONE

Aia, il nuovo presidente Zappi: "Favorevole al Var a chiamata. Intervista agli arbitri complicata"

Le parole del nuovo presidente dell'Aia sulle possibile modifiche nel calcio

16 Dic 2024 - 11:05

"Premettendo che sarà l'Ifab a decidere tempi e modi, credo che il Var a chiamata possa affermare un criterio di giustizia sostanziale. A me piacerebbe un sistema all'interno del quale chi esce dal terreno di gioco abbia la certezza e la consapevolezza che la decisione assunta sia quella giusta. Mi piacerebbe un'evoluzione protocollare che vada in questa direzione. Ascolto audio Var? In un'ottica di piena trasparenza, mi piacerebbe che il calcio seguisse l'esempio del rugby, con la possibilità degli arbitri di spiegare a tutti le decisioni ed evitare a chiunque di poter mantenere qualsiasi retropensiero".

Così Antonio Zappi, nuovo presidente dell'Aia, ha parlato ai microfoni di 'Radio Anch'Io Sport' su Radio1 Rai. "A me piacerebbe un sistema nel quale il calcio avverta la necessità di avere una classe arbitrale migliore. Abbiamo da molti anni delle proposte di doppio tesseramento, con la possibilità per i ragazzi di giocare e di fare gli arbitri. Chi ha giocato a calcio, può diventare velocemente arbitro. Dobbiamo aprirci al mondo delle scuole. Mi piacerebbe coinvolgere anche i giocatori della Nazionale per invogliare e invitare i ragazzi a fare gli arbitri - ha proseguito - Interviste agli arbitri nel post partita? Chi si occupa di comunicazione, sa benissimo che, in un contesto di stress, una parola espressa male davanti a milioni di persone può creare una grande confusione e può essere fuorviante. Ho in mente di istituire un canale tematico col quale spiegare le decisioni arbitrali, nei tempi e nei modi giusti. Immediatamente dopo le gare è complicato immaginare interviste a caldo".

Il numero uno dell'Associazione Italiana Arbitri ha escluso invece la possibilità di far entrare ex calciatori in sala Var. "Come consulenti tecnici, tutti gli addetti ai lavori sono utili. Includerli direttamente in sala Var sarebbe eccessivo. Separazione carriere tra arbitri di campo e al Var? Si deve andare sempre di più verso una specializzazione, sono funzioni essenzialmente diverse", ha proseguito soffermandosi poi sui ruoli di Rocchi e Orsato. "La qualità di Rocchi non ha bisogno di essere messa in discussione dal neo presidente dell'Aia - ha concluso - Ha un contratto biennale, proseguirà il suo lavoro. Sta lavorando bene, cercando di porre attenzione anche alla necessità di ricambio generazionale. Orsato è stato un arbitro importante, del quale l'Aia ha bisogno. A breve ci metteremo a tavolino. Ha dato già la sua disponibilità".

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