Il presidente del club francese rappresenterà l'ECA con Agnelli nonostante i problemi col Fair Play Finanziario
Il presidente del Psg Nasser Al Khelaifi è entrato a far parte del Comitato Esecutivo Uefa per il biennio 2019-2021, eletto per acclamazione dopo essere stato proposto dall'ECA, l'associazione dei club europei presieduta da Andrea Agnelli. Una scelta, quella di nominare il numero del club parigino, che ha destato qualche perplessità visti i recenti problemi del Psg - e del City - in ottica Fair Play Finanziario.
Carlo Pellegatti ha indagato sui motivi che hanno portato a questa scelta che dal punto di vista d'immagine non è stata certamente la più lungimirante, cercando e trovando delle spiegazioni sul perché si è arrivata a eleggere un personaggio così discusso all'interno del Comitato Esecutivo Uefa.
Innanzitutto in questo comitato ci sono due rappresentanti dell'ECA: uno è Andrea Agnelli che ne è presidente e l'altro era Ivan Gazidis, ora amministratore delegato del Milan. Proprio questo nuovo ruolo ha portato alle dimissioni dell'ex Arsenal per incompatibilità di ruoli, infatti non potevano esserci due squadre italiane rappresentanti dell'ECA e per volere di Agnelli è stato deciso che l'associazione venisse rappresentata da un altro presidente di un club importante nei cinque maggiori campionati europei.
I nomi non mancavano. Il presidente del Lione Aulas non è stato presentato per limiti d'età, mentre il patron del Barcellona Bartomeu ha rinunciato per via dei troppi impegni. Il Real Madrid per altre questioni non è stato preso in considerazione e il Manchester United non ha potuto per via della presenza di un altro membro nel comitato in altri ruoli. Restava dunque Al Khelaifi, che è anche presidente di BeIn Sports che ha i diritti tv delle competizioni Uefa. Questione di opportunità.
L'alternativa più valida sarebbe stata Edwin Van der Sar, che però rappresenta il campionato olandese che è un torneo minore rispetto ai maggiori cinque d'Europa.