Il tecnico: "Ho staccato completamente. Via dalla Juve? Me l'ha indicato il mare"
"Il mio anno sabbatico? Faccio un po' di vacanza. Dopo 34 anni è la prima volta che mi fermo e inizialmente ero un po' scombussolato, poi però mi sono abituato e ora mi sto godendo il mare". Così Massimiliano Allegri a oltre un mese di distanza dalle ultime dichiarazioni pubbliche. L'ex tecnico bianconero è intervenuto nella sua Livorno che l'ha omaggiato con un premio alla carriera consegnatogli dal Sindaco Luca Salvetti come riferisce Tuttomercatoweb: "Questo è un riconoscimento che ha un grande valore perché sono livornese e amo la mia città".
Al momento Allegri non è tra i protagonisti della nuova Serie A: "Il calcio visto da fuori? Non ho visto niente finora. Ho staccato completamente. Quando riprenderà il campionato si potrà iniziare a parlare di calcio vero. Per ora sono solo chiacchiere". Sulla Juve il tecnico taglia corto: "Sono stati 5 anni meravigliosi" (Era stato il suo mentore Giovanni Galeone a sottolineare che Max si era sentito tradito dalla Signora e da Andrea Agnelli). C'è spazio forse solo per un riferimento implicito all'addio a Madama quando, secondo quanto scrive La Nazione, Allegri aggiunge: "Sono fortunato perché sono livornese e so sdrammatizzare, dunque nei momenti di grande pressione ho saputo alleggerire la tensione".
Il portale livornosera.it ha poi riportato altre dichiarazioni del tecnico: "Prima di sciogliere il nodo Juventus, son tornato tre giorni qui a casa, è stato il mare ad indicarmi la rotta migliore sulla quale procedere. Quanto è importante la fortuna nel mondo del calcio? Dopo cinque sconfitte col Cagliari, alla sesta giornata arrivò il Milan. Giocammo una grande partita non lo nego, tuttavia al minuto novantadue i rossoneri tirarono un calcio d’angolo e la palla, su un tocco di Ambrosini, uscì di pochissimi centimetri. Un gol subìto, poteva significare l’esonero, invece rimasi in sella ai sardi e li portai al nono posto che tutt’ora è il miglior piazzamento nell’era dei tre punti. Anni dopo un gol del giovane Strasser, appena inserito, a Cagliari fu fondamentale per la volata scudetto del Milan. E nella seconda stagione con la Juve, dopo una falsa partenza, iniziammo a rimontare grazie ad un gol di Cuadrado, segnato nei minuti di recupero di un derby. Meglio essere meno bravi e fortunati che il contrario".