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LA NOMINA

Antonio Zappi nuovo presidente dell'Associazione Italiana Arbitri (AIA)

Nel suo programma Var "a chiamata" e dialoghi pubblici tra Var e arbitro come nel rugby

14 Dic 2024 - 22:36
 © Getty Images

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Antonio Zappi è il nuovo presidente dell'Associazione Italiana Arbitri. Ex direttore di gara con oltre 40 anni di appartenenza all'AIA e una lunga esperienza sia come fischietto sia come dirigente, Zappi ha raccolto il 72,3% delle preferenze (673 voti) battendo nettamente la concorrenza di Alfredo Trentalange (26,4% - 246 voti). Undici le schede bianche al termine dello scrutinio che ha coinvolto 930 votanti su 945 aventi diritto. Nel suo programma Var "a chiamata" e dialoghi pubblici tra Var e arbitro come nel rugby. Il nuovo numero uno dell'AIA succede a Carlo Pacifici, alla guida dell'associazione dall'aprile del 2023. Zappi è stato responsabile del Servizio Ispettivo Nazionale dell’AIA dal 2009 al 2016 ed è membro del Comitato Nazionale dell’Aia dal 2021.

Bocciato dunque Trentalange, 67 anni, che aveva già guidato l'Associazione dal febbraio 2021 fino alle dimissioni il 18 dicembre del 2022 a causa del caso-D'Onofrio per il quale poi venne assolto con formula piena nell'aprile 2023.

Di seguito la composizione della Presidenza Aia e del Comitato Nazionale: Vicepresidente Vicario Aia Francesco Massini; vicepresidente Aia Michele Affinito; Comitato nazionale Aia Marinella Caissutti, Valentina Finzi, Valentina Garoffolo, Emanuele Marchesi, Pierpaolo Perrone e Marcello Terzo.

ZAPPI: "SÌ A VAR A CHIAMATA, SU VIOLENZA RISPOSTA DURA"
"Sono particolarmente favorevole al VAR a chiamata, credo che una giustizia sostanziale debba prevalere. Mi piacerebbe che un capitano o un allenatore potesse alzare il braccio per chiedere una on field review, vorrei che il rugby insegnasse al calcio questa capacità di aprirsi alla trasparenza totale". Così Antonio Zappi, neo presidente dell'Aia appena eletto, dice la sua sulla possibilità di introdurre il VAR a chiamata. Zappi, poi, torna sul tema della violenza contro gli arbitri sottolineando come sia arrivato il momento di una "risposta dura e fortemente repressiva, il ministro Abodi ha assicurato impegno e sarà una delle prime interlocuzioni che avrò", mentre sulla possibilità di aprirsi alla commercializzazione degli audio tra arbitri e sala VAR conferma la propria apertura ammettendo che sarebbe favorevole, "come succede con i Gran Premi di Formula 1", ad avere "un tasto rosso e uno verde che consentano di comprendere la comunicazione tra terreno di gioco e sala VAR per sapere il percorso decisionale che ha portato a una decisione". Poi sulla possibilità di avere Daniele Orsato come direttore tecnico, figura che deciderà quali saranno i designatori degli organici, ammette di non essere "favorevole ai calciatori che uscendo dal terreno di gioco diventano subito allenatori". Infine un pensiero sull'autonomia dell'Aia che consentirà di "avere dotazioni finanziarie da impiegare con la nostra capacità di darci organizzazione gestionale da noi. Fino a oggi la federazione ha avuto un controllo totale sulla disponibilità di budget, da domani non saremo più soggetti a controlli preventivi, pur all'interno di un controllo di conformità dell'ordinamento federale", conclude.

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