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IL CASO

Arbitro aggredito in Sicilia, presidente Riposto: "Devastato, ma accanimento sui ragazzi non serve"

Il proprietario del club: "Violenza inaccettabile, hanno sbagliato ma la punizione non è risolutiva"

10 Apr 2025 - 11:44

"Sono devastato. Anni di lavoro e passione per il calcio oggi compromessi da un episodio deplorevole, ingiustificabile. La violenza è inaccettabile senza se e ma". Così Pietro Romano, presidente dell'Asd Russo Sebastiano Calcio di Riposto, parlando col quotidiano La Sicilia dell'aggressione all'arbitro 19enne del 5 aprile scorso da parte di giocatori della sua squadra Under 17 a Torre Archirafi. La squadra è stata esclusa dal campionato, i giocatori coinvolti sono stati fermati per cinque anni dal giudice sportivo e quattro di questi sono stati sottoposti a Daspo dal Questore di Catania.

© italyphotopress

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"La gestione dell'ordine pubblico di una partita Under 17 affidata a un gruppo di genitori - ha aggiunto Russo - si è rivelata un fallimento, alla luce di quello che è accaduto in campo. Purtroppo non ero presente e, probabilmente, ho sottovalutato la partita. I ragazzi hanno sbagliato, nessun dubbio. Noi facciamo il possibile per disciplinarli alle regole dello sport sano. E non è facile. Hanno commesso una serie di gravi errori, tuttavia la punizione che subiranno non è risolutiva. Non contesto il dispositivo, ma prendo atto di un accanimento che non serve. Ora mi trovo in una fase di profonda delusione mista a smarrimento - ha rivelato il presidente della società calcistica - e devo capire se continuare o mollare quello che è un hobby, una passione che porto avanti con tanti sacrifici".

La portavoce delle mamme dei giovani calciatori, al quotidiano La Sicilia, ha poi aggiunto che "siamo pienamente consapevoli della gravità e del disvalore di quanto accaduto" e a nome di tutti i genitori ha espresso "le più sincere scuse all'arbitro per la terribile esperienza che ha dovuto subire. Tuttavia siamo molto spaventati per questa situazione. I nostri ragazzi vengono etichettati come mostri, ma in realtà sono profondamente provati e scossi per quello che è successo. Si rendono conto della gravità del loro gesto e ne sono sinceramente pentiti".

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