Da 1000 a 100, giù del 90 per cento la puntata tricolore sui bergamaschi. Come anche la zona Champions
A chi gli chiede se l'Atalanta può essere il Leicester d'Italia, Gian Piero Gasperini risponde con un secco "No, è troppo difficile". Eppure dopo sei successi consecutivi qualcosa è cambiato sulla lavagna dei bookmaker, per nulla insensibili al gran momento dei nerazzurri. Il sogno scudetto resta ancora tale, ma la quota, rispetto all'inizio della stagione, è 10 volte inferiore.
Per capirsi, riferisce Agipronews, alla vigilia della Serie A sull'Atalanta campione si puntava a 1.000 volte la scommessa, ora la valutazione è scesa fino a 100: memori della "botta" presa con il Leicester (e dei due scivoloni su Brexit e Trump) i bookmaker sembrano dire "sarà pure un'impresa, ma vuoi vedere che…".
Quota in picchiata - e decisamente più nel rango delle possibilità concrete - per il piazzamento Champions dell'Atalanta a fine stagione: anche in questo caso la progressione dei bergamaschi è stata impressionante: dopo la partenza ad handicap in campionato, con due ko di fila, sui nerazzurri si giocava a 500, quota scesa fino a 200 il 23 ottobre, data della prima di sei vittorie in fila. Adesso, a pochi giorni dalla sfida di vertice con la Juventus, l'Atalanta tra le prime tre a fine stagione è un'idea da 20 volte la scommessa, più o meno la stessa quota con cui i bookmaker bancano il trionfo di Vettel nel prossimo mondiale di F1. Difficile, ma assolutamente possibile.