Il tecnico nerazzurro alla vigilia del match coi bianconeri: “Ronaldo? È un problema loro”
"Non è uno spareggio, semmai sarà quello di Coppa Italia”. Alla vigilia del big match con la Juventus che può decidere la qualificazione in Champions, Gian Piero Gasperini allenta la tensione: “In finale deve esserci un vincitore per forza, in campionato è importante, ma poi rimangono sette gare e 21 punti disponibili – ha detto il tecnico dell’Atalanta nella conferenza stampa della vigilia – Ronaldo? È un problema della Juve. Può esserci qualche accorgimento diverso, ma noi pensiamo ad affrontare i bianconeri".
Gasperini sa di giocare il ruolo di sfavorito e prova a mettere pressione ai bianconeri: "Non arrivare in Champions sarebbe un pessimo risultato per loro. Noi pensiamo a quella che è la nostra opportunità, per noi arrivare in Champions per la terza volta di fila sarebbe un traguardo fantastico, per loro è un traguardo minimo - ha detto prima di parlare della formazione -. Io tra qualificazione Champions e vittoria della Coppa Italia sceglierei la prima. Difesa a tre? Ci siamo tutti, possiamo schierarci come meglio crediamo. È una forza, possiamo esprimerci con assetti diversi. Poi la valutazione va fatta in base all'avversario".
"Pessina sta bene, si è allenato in maniera individuale. Ieri si è aggregato alla squadra, se gioca te lo dico domani", ha aggiunto Gasperini, che poi ha commentato la maglia di Ronaldo regalata a Gosens: "Sapeva che non veniva Ronaldo (ride, ndr)". Poi Gasp torna serio: "C'è la tensione giusta per affrontare la gara di domani. Poi c'è la Roma, c'è un mese in cui raccogli i risultati per quanto riguarda la prossima stagione. Siamo lì, c'è un po' di tensione. Ma c'è un bel gruppo".
"Futuro alla Juve? Le possibilità, se ci sono mai state, sono state superate e non ho questi pensieri" conclude Gasp, che poi 'sceglie' l'obiettivo stagionale: "Ho sempre detto la qualificazione in Champions, lo ripeto anche quest'anno, in termini di crescita e blasone. La Coppa Italia sarebbe un trofeo in bacheca, viene sicuramente ricordato di più, ma meglio una qualificazione in Champions".
Infine un commento sull'accaduto con l'ispettore antidoping con Gasperini che, se ritenuto colpevole, rischia una squalifica di diverse settimane: "Non credo alla dietrologia e alla giustizia a orologeria - ha chiuso il tecnico -. Posso solo dire che né io né l'Atalanta abbiamo interrotto niente, nessun tipo di test. Tutto il resto lo vedremo all'udienza, ma mettiamoci un punto".