Il tecnico della Dea: "Difesa a tre una rivincita. Papu? Momenti di tensione, si allenava poco"
Corsa, qualità, giocate e tantissimi gol. L'Atalanta di Gasperini non è più una sorpresa bensì una certezza nella nostra Serie A. "Devo ringraziare i giocatori per la disponibilità, apprezzano il mio modo di intendere il gioco - ha commentato il tecnico nerazzurro - ". Ci dicono che corriamo di più, ma in realtà siamo nella media, solo che abbiamo grande qualità. Nella mia idea di calcio coinvolgiamo tutti, certo bisogna stare bene fisicamente ma ci alleniamo molto con la palla".
La formazione bergamasca è sicuramente stata - ed è tuttora - una delle più interessanti da vedere in Italia e in Europa. Merito di una concezione moderna di calcio dello stesso Gasperini, a partire dalla difesa a tre tanto criticata ai tempi della sfortunata esperienza all'Inter: "Veniva considerata un'eresia - ha ricordato il tecnico -, ora la usano in molti. E' il miglior modo per costruire il gioco da dietro, io iniziai a Genova ma ora i tempi sono maturi e anche in Europa l'ho imparato".
La forza dell'Atalanta è in un gruppo di giocatori affiatato, ma non sempre la relazione con lo staff è andato a gonfie vele, come hanno dimostrato le recenti voci di Castagne (passato al Leicester): "Io non sono uno che guarda i giocatori. È importante ritrovarsi nello spogliatoio: la nota fondamentale è che all'interno non ci sono comportamento fuori dalle righe. Sono i giocatori i primi a farlo, ma anche la proprietà stessa ha questi valori. I comportamenti e l'educazione sono fondamentali: quando rappresenti l'Atalanta devi avere dei comportamenti adeguati, sono loro i primi a non accettare cose strane".
Serietà ed allenamento che hanno permesso all'Atalanta di imporsi come squadra da Champions League: "Ci dicono che corriamo molto - ha ricordato Gasperini al Festival dello Sport -, ma in realtà i nostri dati sono nella media. C'è molta qualità in rosa e i valori tecnici sono importanti, altrimenti non segni 98 gol. Occorre condizione, ma anche qualità. La mia idea di calcio è quella di coinvolgere tutti, credo che c'è stata molta applicazione da parte dei ragazzi. Noi ci alleniamo moltissimo con la palla, la parte principale è questa".
A proposito di qualità, l'uomo-copertina è il Papu Gomez su cui però lo stesso Gasperini ha svelato un po' di pigrizia: "Non è sempre stato tutto rose e fiori. Il Papu ha avuto sempre valori molto forti, abbiamo cercato sempre di lavorare per l'Atalanta. Il Papu tendeva ad allenarsi poco, nella sua mentalità è così anche se adesso non salta un allenamento. C'è stato qualche momento di tensione, ma i momenti di frizione sono stati pochi. È stato un grande aiuto, mi ha aiutato nei rapporti nei giocatori".