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E. League, Apollon-Atalanta 1-1

Bergamaschi rimontati in pieno recupero: Gasperini deve rimandare l'accesso ai sedicesimi

02 Nov 2017 - 22:04

A Nicosia, nel quarto turno di Europa League, l'Atalanta pareggia 1-1 contro l'Apollon e deve rimandare il discorso qualificazione. Bergamaschi in vantaggio al 35' del primo tempo grazie a un rigore procurato e trasformato da Ilicic. Al 93' però è un colpo di testa di Zelaya a beffare la Dea (dopo che Petagna era stato bloccato dal palo) e a bloccare la festa. I Nerazzurri restano al comando del gruppo E a 8 punti e a pari merito con il Lione.

Una vera beffa per l'Atalanta che ha a lungo assaporato vittoria e qualificazione con due giornate d'anticipo: l'1-1 siglato di testa da Zelaya in pieno recupero, infatti, costringe i bergamaschi ad aspettare prima di potersi godere l'accesso ai sedicesimi. Partita piena di sofferenza per i nerazzurri che hanno faticato molto in fase di costruzione e non hanno saputo amministrare il vantaggio concedendo anzi campo ai ciprioti che, ancora una volta, hanno trovato la gloria al fotofinish. Non una delle migliori prestazioni per la banda di Gasperini che è mancata di lucidità e spesso qualità contro un Apollon ben messo in campo, asfissiante nel pressing e determinato fino alla fine. Il gioco spumeggiante che tutti abbiamo ammirato è un lontano ricordo nella serata di Nicosia che poteva scrivere la storia e invece la rimanda. 

La Dea d'Europa non può e non vuole fare calcoli: parola di Gasp, mettersi in tasca la qualificazione permetterebbe poi di concentrarsi sul campionato dove il passo si è fatto un pochino più incerto rispetto a quello spedito e sorprendente della scorsa stagione. Per riuscirci, l'allenatore nerazzurro, privo del Papu Gomez, sceglie Palomino in difesa, Spinazzola e Hateboer come ali e Kurtic in avanti assieme a Ilicic e Petagna. 

Come da primo comandamento del suo tecnico, l'Atalanta prova a giocare una gara aggressiva fin da subito ma i ciprioti ci mettono una buona intensità e lasciano intendere che impostare e trovare spazi non sarà così immediato. I bergamaschi, nella fase iniziale, faticano a uscire dal pressing avversario e coinvolgono poco i centrocampisti in fase di costruzione; Petagna appare isolato e ben contenuto dai due centrali mentre ai suoi fianchi Ilicic e Kurtic non riescono a liberare la loro fantasia e la loro qualità. Sia chiaro, dietro la Dea non rischia mai e col passare dei minuti, quando cala l'agonismo dell'Apollon, inizia a trovare quelle combinazioni strette palla a terra, soprattutto sugli esterni, che lo spazio effettivamente permettono di crearlo. Masiello da due passi non trova la porta, Ilicic ci prova un paio di volte ma per sbloccare il match serve un rigore che lo stesso numero 72 si procura e trasforma con precisione. Il vantaggio nerazzurro fa saltare i piani dell'Apollon che si era limitato a contenere l'Atalanta evitando di far guadagnare velocità alla manovra gasperiniana che, forte del vantaggio, prende comunque campo e fa finalmente valere i rapporti di forza. 

L'Apollon prova però ad alzare il baricentro nella ripresa anche se l'occasione più ghiotta è dell'Atalanta con Petagna che, sfruttando una sponda di Caldara, vede il suo colpo di testa stamparsi sul palo. I padroni di casa prendono metri mentre la Dea si sfilaccia a centrocampo faticando così a ripartire. La palla resta per lunghi tratti tra i piedi dei ciprioti in un crescendo di agonismo e nervosismo dove restano quasi isolati Petagna e il subentrato Orsolini nel cercare di spingere e far salire una squadra abbassatasi vistosamente. E a forza di lasciare metri, l'Apollon crede nella rimonta e la trova in pieno recupero grazie a un colpo di testa di Zelaya che suona come una beffa per i nerazzurri ma che, per quanto visto in campo, non stona affatto. Mai in grado di ripartire, attaccare lo spazio e giocare in verticale, l'Atalanta è finita schiacciata ed è crollata quando probabilmente pensava di aver passato indenne la bufera. 

Ilicic 6,5 - Fatica ad accendersi sulla destra ma si procura e trasforma con precisione il rigore che poteva valere la qualificazione. Sostituito a inizio ripresa

Kurtic 5 - Si mette sulla sinistra e dovrebbe fare, in teoria, il vice-Gomez ma non ha mai il guizzo giusto

Petagna 6 - Lo stakanovista del lavoro per la squadra: finché ha fiato si sfianca nei corpo a corpo con gli avversari, tenta le ripartenze e cerca di far salire i suoi. Spesso sbaglia l'ultimo tocco nei pressi dell'area

Zelaya 6,5 - Nel primo tempo si vede poco e niente, nel secondo cerca di far sentire la sua presenza e trova un gol decisivo

Alef 5,5 - Ingenuo su Ilicic in occasione del rigore

Joao Pedro 6 - Dalla sua parte tiene bene sia Kurtic che Spinazzola che si fanno vedere pochissimo

APOLLON-ATALANTA 1-1
Apollon (4-3-3): Bruno Vale 6; Joao Pedro 6,5, Yuste 6, Alef 5,5, Vasiliou 5,5; Allan 6, Alex 6 (30' st Maglica 6), Sachetti 6,5; Sardinero 5,5 (19' st Schembri 6) , Zelaya 6,5, Papoulis 5,5 (13' st Jakolis 6). A disp.: Kissas, Angeli, Stylianou, Martinez. All.: Avgousti 6,5
Atalanta (3-4-3): Berisha 6; Palomino 5,5, Caldara 6, Masiello 6; Hateboer 5, Freuler 5,5 Cristante 5,5 (35' st De Roon 5,5), Spinazzola 5,5; Ilicic 6,5 (10' st Orsolini 6), Petagna 6, Kurtic 5 (24' st Gosens 6). A disp. Gollini, Castagne, Vido, Toloi. All.: Gasperini 5,5
Arbitro: Treimanis (Let)
Marcatori: 35' RIG Ilicic (AT), 48' st Zelaya (AP)
Ammoniti: Vasiliou (AP), Sachetti (AP), Ilicic (AT), Hateboer (AT), Alex (AP), Berisha (AT)

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