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E. League, Lione-Atalanta 1-1

Ottima gara dei nerazzurri in Francia: una punizione del Papu regala il primo posto nel Gruppo E

29 Set 2017 - 00:10

Un pareggio d'oro per l'Atalanta a Lione. Nel secondo turno di Europa League, finisce 1-1 una gara intensa e giocata ad alti ritmi. Francesi in vantaggio al 45'  del primo tempo grazie a un tap-in vincente di Traoré, a cui Berisha aveva deviato il primo tentativo di tacco. I bergamaschi trovano il pari nella ripresa grazie a una punizione di Gomez al 12' che buca la barriera. I ragazzi di Gasperini sono in testa al Gruppo E con 4 punti. 

La prima trasferta in terra francese nella storia dell'Atalanta si risolve in un pareggio dal sapore dolcissimo: la banda di Gasperini non trema di fronte alla qualità del Lione che gioca una grande gara ma trova davanti a sé una squadra organizzata, determinata e coraggiosa. I nerazzurri non cedono e volano, anzi, al comando del proprio girone: e dopo aver affrontato le due più forti (L'Everton era stato sconfitto 3-0 all'esordio), si può dire che non sia affatto male il bottino delle prime due uscite europee dei bergamaschi. E se alla vigilia il capitano dei francesi Fekir aveva detto di non conoscere il Papu Gomez, dopo la gara di stasera avrà certamente ampliato le proprie conoscenze perché proprio una magia dell'argentino tiene viva, vivissima, la Dea che gioca con l'esperienza e la caparbietà di una veterana: soffre nei primi 45 minuti, reagisce nella ripresa e tiene a bada la feroce reazione francese.

Il Grand Tour dell'Atalanta passa per lo stadio che ospiterà la finale di Europa League, contro la semifinalista della passata edizione. Ma dopo il secco 3-0 rifilato all'Everton, la Dea non ha intenzione di farsi intimorire al cospetto della nobiltà europea: Gasperini, privo dell'infortunato Toloi, non arrettra e lancia il consueto 3-5-2 con Hateboer e Spinazzola sugli esterni e la coppia Gomez-Petagna. 

L'inizio, però, è di grande sofferenza e fatica per i bergamaschi che non riescono a trovare riferimenti e limitare i francesi, che partono facendo molto possesso e un pressing aggressivo costringendo la Dea a stare rintanata. Genesio sfrutta tantissimo gli esterni con i terzini che si alzano molto e creano superiorità in mezzo al campo. E' dura per i nerazzurri, che pure non concedono occasioni clamorose se non conclusioni da fuori, provare a costruire gioco. Segnali di personalità ne arrivano oltre il 20' con una buona incursione di Gomez prima e un gran lavoro di Spinazzola poi che apparecchia tutto alla perfezione con un cross al bacio: ma  Hateboer di testa non trova la porta da due passi. L'occasione più clamorosa, in fin dei conti, è dei ragazzi di Gasp. Ma i francesi sono più vivaci, hanno più gamba e tengono il pallino del gioco. Tousart di testa viene stoppato dall'incrocio dei pali, Mendy salta spesso Hateboer sulla sinistra e le scalate in ritardo della difesa atalantina provocano il panico in area. Il vantaggio trovato dall'OL sul finire del tempo riflette bene l'andamento dei primi 45 minuti: gran giocata di Fekir sulla sinistra che fa venire il mal di testa a De Roon, il tacco di Traoré trova l'opposizione di Berisha ma il tap-in dello stesso attaccante brucia Palomino e sigla un vantaggio meritato. 

Nerazzurri un po' più convinti nella ripresa con l'inserimento di Castagne per Cristante e l'avanzamento di Hateboer praticamente sulla linea degli attaccanti. A premiare il coraggio della Dea che prova a reagire anziché farsi schiacciare, ci pensa il suo capitano: il Papu Gomez buca letteralmente la barriera al 12' con una punizione su cui Lopes non può mai arrivare. Il pareggio sembra dare autenticamente fiato ed energie agli atalantini che pressano alto e sembrano dotati di una maggior convinzione. Di certo reggono con coraggio al ritorno del Lione che ricomincia a macinare gioco sulle corsie esterne e a mettere in area palloni sempre pericolosi. Ritmi e intensità non calano. Traoré, il subentrato Depay e Fekir hanno fiato e qualità per incursioni su cui i nerazzurri sono bravi a mettere delle pezze raddoppiando in marcatura. Masiello guida con sicurezza una difesa che diventa baluardo invalicabile anche di fronte al forcing finale dei francesi. Soffrendo il giusto, stringendo i denti ma senza farsi schiacciare, l'Atalanta rientra in porto senza aver mai corso seriamente il rischio di naufragare: prova di maturità e consapevolezza che permette alla Dea di guardare alle prossime tappe europee con ancor maggior fiducia. 

Gomez 7 - La punizione è un colpo di classe e di genio che vale il pari. Primo tempo di sofferenza, nella ripresa reagisce e tenta qualche sgroppata di qualità in contropiede

Masiello 7 - Guida la difesa da vero leader: gli capitano clienti scomodi, veloci e di qualità come Mariano Diaz, Cornet e Maolida ma lui non si fa superare

Berisha 7 - Sul tacco di Traorè ci arriva, sul tap-in no. Era già stato decisivo in allungo su Diaz. Nella ripresa è prodigioso su una deviazione di Caldara

Cristante 5 - La sua difficoltà è l'emblema di quella di tutta l'Atalanta nei primi 45 minuti: soffre tantissimo nel mezzo e in uscita perde palloni pericolosi

Traoré 6,5 - Un gol, diverse conclusioni e tantissimo movimento là davanti


Mariano Diaz 5,5 - Parte bene con un paio di conclusioni insidiose ma poi si spegne alla distanza e si vede sempre meno. 

LIONE-ATALANTA 1-1

Olympique Lione (4-2-3-1): Lopes 6; Tete 6, Marcelo 6, Morel 6,5, Mendy 6,5; Ndombele 5,5, Tousart 6; Traoré 6,5 (40 'st Cornet sv), Fekir 6,5, Aouar 6 (24' st Depay 6); Mariano Diaz 5,5 (24' st Maolida 6). A disp.: Gorgelin, Rafael, Diakhaby, Ferri. All.: Genesio 6,5
Atalanta (3-5-2): Berisha 7; Masiello 7, Caldara 6,5, Palomino 6; Hateboer 6, Cristante 5 (1' st Castagne 6), De Roon 6, Freuler 6, Spinazzola 6,5; Petagna 5,5 (16' st Ilicic 5,5), Gomez 7. A disp.: Gollini, Bastoni, Kurtic, Orsolini, Corneluis. All.: Gasperini 7
Arbitro: Siebert (Germania)
Marcatori: 45' Traoré (OL), 12' st Gomez (A)
Ammoniti: De Roon (A), Cristante (A), Tete (OL), Ilicic (A)

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