Il tecnico dei bergamaschi alla vigilia della finale di Europa League: "Pressione per la partita? Da dentro o fuori ne abbiamo giocate tante"
Gian Piero Gasperini è pronto ad affrontare la prima finale europea della storia dell'Atalanta: "Non possiamo che essere felici del percorso e speranzosi di chiudere nel modo migliore - le parole del tecnico dei bergamaschi a Sky alla vigilia del match col Bayer Leverkusen -. Abbiamo la sensazione che tanti in Italia tiferanno per noi, non solo per proprio tornaconto, ma anche perché rappresentiamo il paese. Sentiamo questa carica dietro di noi, è una motivazione in più".
A dare fiducia all'allenatore piemontese anche le prestazioni della Roma nelle due semifinali contro i tedeschi: "La Roma è andata vicina a superare il turno, sono state due partite equilibrate in cui loro hanno fatto sicuramente bene".
L'atto conclusivo dell'Europa League non sembra mettere troppa pressione sulle spalle dei nerazzurri: "Ne abbiamo giocate tante di partite importanti, anche da dentro o fuori. Alcune non sono andate bene, sicuramente qualche finale, ma tante altre sì. Abbiamo un buon curriculum di partite importanti, siamo abituati, anche se spesso quando non arriva il trofeo si dice che non si ha esperienza".
Il grande assente della serata di Dublino sarà Marten De Roon, infortunatosi nella finale di Coppa Italia: "Dispiace per lui, per la sua carriera e per il percorso fatto con noi. Non si è quasi mai infortunato in questi anni, il primo proprio ora... Però sono recuperati Kolasinac e Holm".
Di fronte una squadra che non ha mai perso in stagione: "Il loro tridente un problema? Di problemi ce ne sono diversi, sono una squadra forte, capace di variare molto. Cercheremo di prendere le contromisure migliori, ma anche noi abbiamo capacità di stare in campo e di proporre soluzioni sulle basi delle quali pensiamo di poter creare problemi a loro".
Il match è anche l'occasione per mettersi definitivamente alle spalle il ko di una settimana fa all'Olimpico: "Abbiamo fatto un percorso veramente buono, con tante partite di livello contro squadre forti. Questo ci ha dato tanta consapevolezza. Sicuramente è rimasto un po' l'amaro in bocca per la finale di Coppa Italia con la Juve, è stata una prestazione non da Atalanta".
In conferenza ha poi parlato del rientro di una pedina fondamentale come Gianluca Scamacca: "Negli ultimi mesi ha avuto un'evoluzione notevole, non solo in termini di gol. In una partita come quella contro la Juventus sarebbe stato fondamentale, anche perché non abbiamo un'alternativa simile nel ruolo. Domani ci sono tutti: c'è lui, c'è Lookman, c'è De Ketelaere, il reparto d'attacco è al completo e possiamo ragionare su 90 minuti o anche di più".
Un pensiero anche ai tifosi: "Abbiamo chiesto un grandissimo sacrifico anche a loro, sotto tutti gli aspetti: non ci hanno mai fatto mancare la loro presenza, molto numerosa. Sarà così anche domani, nonostante non fosse agevole".
Inevitabile una battuta sul suo futuro: "Il momento propizio per lasciare non lo sai fin quando non ci arrivi, non abbiamo la sfera di cristallo. Si dice che il momento giusto è quando vinci, perché non cali nella considerazione. Però noi non pensiamo mai a quando lasciare, viviamo di presente più che di futuro. Quello che ha fatto Xabi Alonso (scegliere di rimanere a Leverkusen, ndr) è molto bello, sicuramente gli si sarebbero spalancate tante occasioni. È molto positivo, un esempio di calcio",