Milinkovic-Savic entra e segna all'83', poi Correa chiude i conti. Nerazzurri al palo
La Lazio ha conquistato la Coppa Italia per la settima volta nella propria storia. Nella finale dell'Olimpico i biancocelesti hanno battuto 2-0 l'Atalanta di Gasperini, risolvendo la contesa nel finale con le reti di Milinkovic-Savic (82') poco dopo il suo ingresso in campo e Correa in contropiede (90'). Il rammarico nerazzurro è per il palo colpito da De Roon al 26' e quello scheggiato da Gomez al 76'. Lazio qualificata per l'Europa.
LA PARTITA La bella Atalanta contro la solida Lazio, la favola contro la storia, una squadra con un'intera città al seguito e l'altra che la propria città l'ha sempre avuta alle sue spalle in direzione nord. La Coppa Italia l'ha vinta la Lazio, più abituata a un certo tipo di partite dirà qualcuno, spietata nel strappare l'intero bottino dal campo con cinismo e fisicità in una sfida decisa dall'episodio calcistico nella partita a scacchi tra due allenatori che, in modo diverso, hanno fatto della tattica il loro vanto. Il 2-0 finale premia i biancocelesti, solidi e compatti nel non lasciare spazio, campo ed entusiasmo all'Atalanta, ma anche letali nel colpire l'avversario al momento giusto sfruttando le mosse dalla panchina di Inzaghi. Per l'Atalanta resta una bella avventura e un obiettivo ancora più grande, probabilmente, da raggiungere, ma anche la consapevolezza che con un pizzico di esperienza in più il risultato sarebbe potuto essere diverso.
Invece il campo ha regalato la settima Coppa Italia alla Lazio al termine di una sfida nervosa, giocata dalle due squadre al meglio delle proprie possibilità fisiche e di rosa tra un acciacco e l'altro. Interventi duri, tensione dentro e fuori dal campo per la prima parte della gara hanno restituito al trepidante Olimpico una battaglia senza esclusione di colpi con l'arbitro Banti costretto ad alzare la voce - e i cartellini gialli - per non perdere la bussola. Dopo un inizio favorevole alla Lazio con i colpi di testa a lato di Acerbi prima e Leiva poi, l'Atalanta ha saputo prendere in mano il pallino del gioco sfiorando il vantaggio in un'azione da flipper al 26': sul palo colpito da De Roon c'è una deviazione di mano di Bastos, poi i rimpalli tra le conclusioni di Zapata e Djimsiti non hanno trovato la porta per dettagli. Così come il colpo di testa del colombiano prima dell'intervallo non ha trovato la porta.
Nella ripresa, invece, è stata la Lazio a prendere in mano la sfida. Dopo aver sventato un pericolo con Strakosha al termine di un'azione veloce di Gomez, Zapata e Castagne, la sfida è stata cambiata dalle scelte di Inzaghi dalla panchina. Dopo aver inserito Radu al posto dell'ammonito (e in difficoltà su Ilicic) Bastos già nel primo tempo, il tecnico laziale ha inserito la fisicità di Caicedo al posto della mobilità evanescente di Immobile, spostando la contesa su un piano più fisico. Con il nuovo centravanti a dare un punto di riferimento più preciso anche la genialità di Correa ne ha risentito positivamente e solo un paio di grandi interventi di Palomino gli hanno negato la gioia del gol. Il palo di Gomez, scheggiato esternamente a dir la verità, è stato l'ultimo sussulto dell'Atalanta perché poco dopo l'ingresso di Milinkovic Savic, il serbo ha trovato la rete del vantaggio sugli sviluppi di un corner saltando in testa a Djimsiti.
Una rete che ha scombussolato il piano tattico di Gasperini, costretto a fare tutti e tre i cambi nello stesso momento per cercare l'assalto disperato al pareggio, ma che ha lasciato alla Lazio tempo e spazio per trovare il raddoppio nel finale, con Correa abilissimo a bruciare Freuler e insaccare il gol che ha dato il via alla festa.
LE PAGELLE Milinkovic Savic 7 - Entra e decide il match staccando impetuosamente di testa sugli sviluppi di un corner. Un gesto tecnico che spazza via le polemiche degli ultimi mesi e una stagione al di sotto delle aspettative, una rete che vale un titolo. Più decisivo in questi pochi minuti che nell'intero anno.
Correa 7 - La sensazione è sempre la stessa, quando la palla passa dai suoi piedi può succedere di tutto. Il raddoppio chiude i conti ma mette in mostra la sua qualità nell'eludere Freuler. Sicuramente il più ispirato davanti.
De Roon 6 - Il palo colpito (e la mano di Bastos) gridano vendetta, in mezzo al campo dà il solito contributo di geometria e solidità. Ma intorno a lui qualcosa gira meno bene del solito.
Gomez 5,5 - Ci prova in tutti i modi a trovare un varco vincente, ma ci va vicino solo scheggiando il palo nell'ultimo quarto d'ora. Per il resto è stato ben contrastato dal centrocampo laziale.
Djimsiti 5 - In campionato aveva dominato la scena, nel secondo tempo di questa finale è il primo a naufragare. Sbaglia tre palloni semplici uscendone indenne, poi però si fa sovrastare da Milinkovic in area sul gol della Lazio.
Immobile 5 - Continua il suo momento negativo, non risulta mai pericoloso. I suoi movimenti provano ad aprire gli spazi, ma la gara cambia con l'ingresso di Caicedo.
LE STATISTICHE
IL TABELLINO ATALANTA-LAZIO 0-2
Atalanta (3-4-1-2): Gollini 6; Palomino 6, Djimsiti 5, Masiello 5,5; Hateboer 5,5, De Roon 6 (39' st Pasalic sv), Freuler 5, Castagne 5,5 (39' st Gosens sv); Gomez 5,5; Ilicic 5, Zapata 5 (39' st Barrow sv). A disp.: Berisha, Rossi, Mancini, Reca, Ibanez, Colpani, Delprato, Pessina, Piccoli. All.: Gasperini 5,5.
Lazio (3-5-2): Strakosha 6; Luiz Felipe 6,5, Acerbi 6,5, Bastos 5 (35' Radu 6); Marusic 5,5, Parolo 6,5, Leiva 6,5, Luis Alberto 5,5 (34' st Milinkovic-Savic 7), Lulic 6; Correa 7, Immobile 5 (21' st Caicedo 6,5). A disp.: Proto, Guerrieri, Patric, Wallace, Durmisi, Badelj, Romulo, Cataldi, Neto. All.: Inzaghi 6,5.
Arbitro: Banti
Marcatori: 37' st Milinkovic-Savic, 45' st Correa
Ammoniti: Masiello, Zapata, Freuler (A); Bastos, Lulic, Marusic (L)
Espulsi: nessuno