La rete dell'argentino al 7' del secondo tempo vale il momentaneo quarto posto, in attesa della Lazio
Nell'anticipo dell'ultima giornata di campionato, l'Atalanta festeggia l'Europa come meglio non potrebbe: l'1-0 sul Chievo vale il momentaneo sorpasso alla Lazio e un quarto posto che per i nerazzurri sarebbe il miglior piazzamento di sempre. Decide al 7' della ripresa un gol del Papu Gomez, bravo ad agganciare un assist di Cristante e battere Seculin per il suo 16° centro stagionale. I bergamaschi chiudono a 72 punti, un record.
La Dea è uno spettacolo vero e chiude la sua stagione con una vittoria che ha il forte sapore della storia: a quota 72 punti, infatti, i nerazzurri, sarebbero quarti, miglior piazzamento di sempre. In attesa della Lazio che riceverà un Crotone a cui servono punti come pane per tentare una disperata salvezza. Ma intanto Gasperini, i suoi ragazzi e i tifosi che hanno riempito lo stadio si godono la festa meritata per il ritorno in Europa dopo 26 anni impreziosito da numeri impressionanti che hanno letteralmente aggiornato tutte le statistiche del club. Una società forte e sana, capace di trattenere a inizio stagione un tecnico che sembrava in bilico a causa di un avvio da incubo: e proprio quel tecnico si è rivelato artefice principale di un'annata memorabile in cui l'Atalanta non ha solo ottenuto punti e vittorie come mai prima ma lo ha fatto valorizzando i giovani ed esprimendo un calcio spumeggiante, con una chiara identità e un preciso modo di affrontare ogni singola gara. Lacrime ed emozioni per Migliaccio e Raimondi, al passo d'addio dopo 7 anni.
Festeggiare è l'imperativo di giornata all'Atleti Azzurri: celebrare e applaudire l'Atalanta dei record che, in questa stagione, ha ritoccato verso l'alto tutti i precedenti primati della sua storia: la banda di Gasp ha ottenuto il record di vittorie in A, 21, il record di punti, 72, il record di vittorie esterne, 9, e punti ottenuti fuori casa, 32. Senza dimenticare il record di gol in trasferta, 31, e il quinto posto, già certo, che permette alla società nerazzurra di eguagliare il suo miglior piazzamento di sempre datato stagione 1947-48. Per la passerella finale Gasperini concede una maglia da titolare a Raimondi, alla sua ultima gara, e lascia fuori Spinazzola e Kessiè, un altro che potrebbe essere ai saluti anche se per motivi di mercato. Il Chievo, che i miracoli li continua a fare da anni, si presenta con la novità di Seculin tra i pali e, di fatto, il solo Inglese in avanti supportato da Birsa.
Gomez 7,5 - Il leader, il più pericoloso anche in un primo tempo in cui l'Atalanta fa fatica e crea poco. A inizio ripresa fa il taglio giusto in area, un aggancio da manuale e non sbaglia trovando un gol che può essere storico per la squadra. E che per lui è il numero 16 in stagione.
Petagna 5,5 - Va bene il movimento e il sacrificio per la squadra ma il suo scarso feeling con il gol resta il tallone d'Achille della sua stagione: ne sbaglia due, uno per tempo. Occasioni fallite davanti al portiere che un attaccante non può proprio sbagliare.
Toloi 7 - Esce alto, chiude tutto in difesa, non fa passare nemmeno i raggi del sole che illumina Bergamo. Ed è quello che si propone di più in avanti, avanzando spesso palla al piede.
Inglese 5 - Impalpabile, fuori dopo 45 minuti. Pellissier, entrato al suo posto, riesce a fare di più e meglio.
Cacciatore 5 - Tagliato fuori da Gomez in occasione del gol: il Papu trova il buco giusto per infilarsi in area e lui gli resta dietro. Secondo tempo di maggior sofferenza quando dalla sua parte entra Spinzzola, più vivace e veloce di Raimondi.
Seculin 7 - Bene su Gomez e Petagna, strepitoso nel deviare sul palo un rasoterra di Cristante. Incolpevole sul gol.