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SUPERCOPPA ITALIANA

Supercoppa, Gasperini: "L'Inter sarà un test per capire quanto siamo competitivi, ma dovremo iniziare bene"

Il tecnico dei bergamaschi presenta la sfida con i nerazzurri: "Sarà diversa rispetto al campionato"

01 Gen 2025 - 10:05
 © sportmediaset

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Chiuso un 2024 a dir poco straordinario, l'Atalanta vuole aprire il nuovo anno con un'altra impresa: battere l'Inter e provare a vincere la Supercoppa italiana. Gian Piero Gasperini studia lo sgambetto a Inzaghi anche per vendicare il pesante 4-0 subito a inizio campionato dai nerazzurri. "Sarà una partita diversa rispetto al campionato e siamo curiosi di capire dove siamo. Qui ci si gioca un'eliminazione secca, va vista con in un'ottima leggermente diversa", ha detto il tecnico della Dea. Cosa si dovrà fare per vincere? "Nelle ultime due sfide abbiamo fatto fatica, dovremo stare attenti a non subire inizialmente e a restare in gara più a lungo, altrimenti sarà difficile recuperare".

LA CONFERENZA DI GIAN PIERO GASPERINI

E' la prima volta che giocate con l'Inter in condizioni "normali" quest'anno: quanto è curioso di affrontarla in questa partita secca?
"Per noi, dopo aver fatto questa striscia di risultati, essere così in alto con loro e con il Napoli è importante. Sarà una partita diversa rispetto al campionato e siamo curiosi di capire dove siamo. Qui ci si gioca un'eliminazione secca, va vista con in un'ottima leggermente diversa".

Con l'Inter ha trovato difficoltà particolari: perché?
"Negli ultimi tre anni l'Inter è stata la squadra più forte. Nelle ultime due sfide abbiamo fatto fatica, dovremo stare attenti a non subire inizialmente e a restare in gara più a lungo, altrimenti sarà difficile recuperare".

L'Atalanta è l'unica delle quattro presenti qui ad aver vinto in Europa. Quanto orgoglio c'è?
"Tantissimo, le squadre in italiane in Europa erano assenti come vittorie da tanto tempo. Averlo fatto noi, soprattutto per il percorso fatto in Europa League, con un percorso competitivo, è stato motivo di grande orgoglio e anche un punto importante per il nostro percorso".

Come sta l'Atalanta?
"Siamo arrivati ieri sera, è un po' tutta una novità. Abbiamo visto questa città iper moderna che non ci aspettavamo, è una competizione nella quale entreremo nelle prossime ore: giocata così, lontano da casa e da tutti i tifosi, è un po' strana. Entreremo nell'ordine di idee mano mano che ci avviciniamo, è una competizione molto importante ma domani è una semifinale: per noi sarà importante anche rientrare in campionato quando giocheremo con Juventus, Udinese e Napoli in una settimana. Domani serve per raggiungere il trofeo, ma anche testare quanto questa squadra è competitiva, anche in ottica campionato. Poi diventerà anche più importante il risultato".

Che impressione le fa il calcio saudita?
"Intanto grazie per come ci avete accolto, per me è stata veramente una sorpresa anche se abbiamo visto ancora poco. Per noi non era facile da immaginare. Tornando alla partita, tutte le giochiamo al massimo, anche se questa è arrivata come data in un momento particolare, però saremo al meglio delle nostre possibilità per avere il massimo delle possibilità di vincere questa coppa. Il primo scoglio sarà con l'Inter: pensiamo di giocare con tutta la squadra, con gli undici titolari e i cinque cambi, per poter riuscire a superare il turno".

Può esserci la prima di Zaniolo da titolare?
"Non ho ancora deciso, non c'è solo lui: ci sono Brescianini, Samardzic, Scalvini. In funzione del campionato abbiamo bisogno di avere più giocatori competitivi, perché incontreremo altre squadre di alto valore".

ll rapporto con Lee Congerton (ex capo scout dell'Atalanta, ndr)?
"È andato via un anno e mezzo fa, ha lavorato un anno con noi perché ha contribuito proficuamente alla crescita della squadra. Fra tutti, lui ha il merito di aver portato Lookman dal Lipsia, l'aveva conosciuto al Leicester e ci credeva molto. Già solo questo è stato sufficiente".

Quanto è importante per l'Atalanta essere in Arabia Saudita e far crescere la propria fanbase?
"Noi nel 2024 abbiamo fatto tre finali: Coppa Italia, Europa League, Supercoppa europea. Questa è la quarta finale in pochi mesi, giocare questo tipo di partite dà prestigio al club, valore ai giocatori, soddisfazione a tutti noi. Sono partite molto viste nel mondo, nelle quali vuoi fare bella figura ed essere competitivo al massimo. Per noi è importante essere qui, sarà ancora più importante vincere".

LA CONFERENZA DI MARTEN DE ROON

Sfida a centrocampo, come vedi questo confronto?
"Io credo che non è solo il centrocampo, affrontiamo la squadra più forte del campionato italiano. Sarà una sfida ad alta intensità, dobbiamo cercare di fare il nostro gioco e non far giocare i loro giocatori che hanno tanta qualità".

Hai sentito Dumfries e De Vrij?
"Ci sentiamo ogni tanto, prima di questa partita non ci siamo parlati. Ci conosciamo bene, ma non abbiamo ovviamente preparato questa partita insieme".

Hai un debito con le finali e con le coppe dopo Dublino: ti piacerebbe alzarla in campo?
"Per fortuna la squadra si è presentata comunque abbastanza bene. Certo, mi piacerebbe tanto vincerla in campo".

In cosa è cambiata l'Atalanta rispetto al precedente con l'Inter?
"Siamo cresciuti, siamo più pronti sia come squadra che individualmente. Lì eravamo anche in difficoltà in difesa, ora i nuovi si sono inseriti bene e abbiamo preso le misure negli ultimi mesi. Abbiamo fatto una striscia importante, credo che per noi sia importante misurarci domani con l'Inter e vedere dove siamo dopo questi tre mesi molto positivi".

Hai sentito Wijnaldum che gioca in Arabia?
"Ho parlato qualche volta con lui, è contento e dice che si vive bene. Per quanto mi riguarda, penso sia un campionato che stia crescendo: lo seguo perché sono arrivati giocatori importanti di recente. Per me stesso non ho ancora mai pensato a venire qui, sono molto felice all'Atalanta: stiamo facendo cose molto belle, ho rinnovato il contratto, l'Italia e l'Atalanta sono la mia casa. Mai dire mai nella vita e nel calcio, però per il momento non penso a venire qui perché sono felice dove sono".

Sei tra i centrocampisti che hanno giocato di più, ogni tanto chiedi di riposare?
"Se il mister mi fa riposare troppo mi incazzo. Ho riposato la settimana scorsa perché ero squalificato: è abbastanza per un po'".

Quanto è importante per l'Atalanta essere in Arabia Saudita e far crescere la propria fanbase?
"Stiamo facendo tante finali, giocando in tutta Europa e ora anche in Arabia Saudita. Non so quanto possa crescere la tifoseria, ma vogliamo rendere orgogliosi i tifosi dell'Atalanta in tutto il mondo".

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