Il patron dei blaugrana ha parlato della situazione del club dopo la decisione del tecnico spagnolo di lasciare a fine stagione
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"La decisione di Xavi mi ha sorpreso, non era prevista. E' un uomo onesto che ha dimostrato di avere grande dignità, ama il Barça e ha riflettuto molto sulla sua scelta". A fare chiarezza su quanto stia accadendo in casa Barcellona è stato il presidente Joan Laporta che da alcuni giorni si è ritrovato a far i conti con la ricerca di un nuovo allenatore. Dopo la sconfitta per 5-3 a favore del Villarreal il tecnico Xavi Hernandez ha annunciato la decisione di lasciare il club a fine stagione lasciando a bocca aperta anche il numero uno blaugrana.
"Xavi lo ha fatto anche per liberare la squadra dalle pressioni e ha rinunciato all’ingaggio dell’ultimo anno di contratto. Gli ho detto che accettavamo le sue dimissioni solo perchè è Xavi. Non dimentico che ha accettato l’incarico in un momento molto complicato e nella scorsa stagione ha fatto un lavoro eccellente vincendo Liga e Supercoppa - ha sottolineato Laporta in un'intervista rilasciata a RAC1 -. L'esonero non è mai stata un’opzione. Merita la fiducia che abbiamo sempre avuto in lui, ma ora dobbiamo continuare a lottare in campionato e in Champions, abbiamo l’organico per eliminare il Napoli, dipende anche dal suo lavoro e non ho dubbi sul fatto che i giocatori lo seguiranno fino alla fine”.
Il patron del Barcellona ha non si è sbilanciato sul nome del successore di Xavi considerati i numerosi nomi che circolano nelle ultime ore, da Josè Mourinho a Roberto De Zerbi passando per Thiago Motta e Rafa Marquez che appare in pole position come si è fatto scappare anche Laporta: "Poi parla del futuro in panchina: “Deco ha diverse opzioni tra le mani, ci penserà lui in qualità di ds, ci sta lavorando, io non ho parlato con nessuno, ma chi verrà dovrà adeguarsi alle priorità societarie e alla politica del club che continua a puntare sulla ‘cantera’ e sul tipo di gioco che ci appartiene. Verrà un tecnico che ha già una certa carriera alle spalle, ma nulla è escluso. Rafa Marquez? Sta facendo bene e si sta formando qui a casa nostra”.
Laporta si è infine espresso anche sulla situazione della Superlega confermando il proprio appoggio al progetto e mostrando alcuna preoccupazione per l'eventuale addio da parte delle squadre inglesi: "Con la Superlega l'obiettivo è poter competere con i Club statali, stiamo andando in bancarotta. Sono d'accordo che in alcuni la gestione non è stata adeguata, ma anche così non incassiamo abbastanza. Oltre a Barcellona e Madrid ci sarebbero le italiane: Inter, Milan, Napoli e Roma. Anche squadre francesi come l'Olympique Marsiglia e le tre portoghesi, Sporting, Benfica e Porto che sarebbero felicissime di venire. E ci sono gli olandesi (Ajax, Feyenoord e PSV) e i belgi di Bruges e Anderlecht. Sarebbe meglio una competizione tra 16 squadre".
Superlega, la Roma ribadisce: "Non appoggiamo in nessun modo il progetto"
"Come ribadito pubblicamente poche ore dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea sul caso della Superlega, l'As Roma conferma di non appoggiare in nessun modo alcun tipo di progetto riconducibile alla cosiddetta Superlega". È quanto si legge in una nota del club giallorosso. "Il club specifica inoltre di non aver mai rivisto la propria posizione in merito, né di aver intrattenuto dialoghi utili a intraprendere un percorso diverso da quello congiunto dei club attraverso l'Eca, in stretta collaborazione con Uefa e Fifa".
Superlega, Feyenoord: "Una totale assurdità"
Anche il Feyenoord smentisce di aver aderito alla Superlega. "Il Feyenoord è molto sorpreso dalle notizie dei media internazionali secondo cui il club ha accettato di partecipare alla cosiddetta Superlega - si legge in una nota -. Questa è una totale assurdità".