L'ex numero uno azzurro protagonista di uno spiacevole scontro con la Casa editrice Usa
Se Batman ti punta sono guai, anche se tu sei Pino Bat. Non fosse una cosa seria, molto seria, la si potrebbe affrontare con un sorriso, ma non è così e a spiegarci il motivo della querelle con la DC Comics, la celeberrima casa editrice di fumetti statunitense è proprio Pino Taglialatela, ex portiere del Napoli intervenuto oggi a Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma: "E' successa una cosa alquanto particolare. Parte tutto dal 1995 e dal soprannome di Batman: la DC Comics ci ha aggredito e il vero Batman si è scagliato contro di me. Loro sono sicuramente più forti. Mi hanno chiesto di rimuovere il marchio, che poi comunque non è quello di Batman ma Pino Bat. Volevamo registrarlo ma la cosa ha dato fastidio e si è scatenato l'inferno, con il vero Batman fuori la porta".
"Stiamo lottando - ha preseguito Taglialatela - ci sollecitano a rimuovere marchio e immagini. Non abbiamo fatto e non facciamo merchandising, quella maglia fu unica: chi ce l'ha, ce l'ha. Volevo registare il marchio con l'agenzia che mi segue ma perché l'ho creato io. Ci hanno scritto da ogni parte d'Europa, ci è stato intimato persino di togliere le immagini dal sito. La nascita del marchio? Io amavo Goldrake, il marchio è l'alabarda spaziale stilizzata un po', non ha nulla a che vedere con un pipistrello. Il Pino Bat lo rimuoveremo ma per una questione affettiva non voglio perdere il marchio, fa parte della mia carriera. Come ci sono arrivati? Non ne ho idea, non abbiamo creato maglie o altre cose da mettere in vendita, non lo farò mai. Magari volevo fare una replica della maglia, mi spiace non poter usare questo marchio per fare qualche copia e regalarla, non venderla. Penso che comunicheremo con loro sperando che ci lascino il nostro marchio. Molti mi scrivono quando vengono a Ischia, se posso dare una piccola gioia sono a disposizione".