Durante la conferenza stampa in vista della partita di Nations League contro Israele, l'attaccante del City ha attaccato Uefa e Fifa per i troppi impegni in calendario: "L'anno prossimo sarà ancora peggio"
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Kevin De Bruyne, stella del Manchester City e del Belgio, guarda avanti e lo fa suonando l'allarme. Il motivo? La stagione che è appena cominciata è del tutto nuova per il mondo del calcio: non solo la Champions League ha un nuovo format con più squadre e quindi più partite (la cosiddetta League Phase durerà infatti fino a gennaio) ma l'estate prossima si giocherà il Mondiale per club, anch'esso con modalità del tutto inedite.
"Penso che il vero problema si presenterà alla fine della Coppa del Mondo per club: ci saranno solo tre settimane tra la finale e l'inizio della Premier League". De Bruyne è ben consapevole dei rischi per un calciatore a causa di una stagione così ricca di impegni: "Hai 21 giorni per stare un po' in vacanza e prepararti a giocare altre 80 partite, il problema è che la Uefa e la Fifa organizzano sempre più match e anche se noi come giocatori proviamo a dire qualcosa, non si è mai arrivati a una soluzione". Ecco, quindi, la dura sentenza del centrocampista: "A loro non importa nulla, è il denaro che parla".
BERNARDO SILVA: "CALENDARIO COMPLETAMENTE FOLLE"
Dal ritiro del Portogallo, anche il compagno nel Manchester City Bernardo Silva lancia un duro attacco per le troppe partite. "Il calendario è completamente folle, abbiamo appena ricevuto la notizia che avremo un solo giorno di riposo per la partita di Carabao Cup - ha attaccato il fuoriclasse portoghese - Probabilmente giocheremo ogni tre giorni per mesi e questo è assolutamente assurdo. In Champions League, qualora non ti dovessi qualificare per gli ottavi direttamente, devi giocare almeno altre due partite. È vero che ci sono squadre più numerose al giorno d'oggi, ma non è facile e nemmeno lo è stato in passato. Trascorro pochissimo tempo con la mia famiglia e i miei amici, la quantità di partite a cui siamo sottoposti è completamente assurda".