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Bergomi: "L'Atalanta soffre il modo di giocare dell'Inter"

17 Mar 2025 - 10:32
 © Getty Images

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"L'Inter è una squadra che mette particolarmente in difficoltà l'Atalanta grazie al suo modo di giocare. Perché è una squadra di palleggio, andarla a prendere uomo su uomo diventa difficile. Ieri l'Atalanta nel primo tempo è stata un po' più bassa, ma già all'inizio ha concesso l'occasione del palo di Thuram. Pian piano si è rimessa in ordine l'Atalanta, ha giocato un buon primo tempo, poi il gol nella ripresa ha rotto l'equilibrio". Così Beppe Bergomi, bandiera dell'Inter e campione del mondo '82, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, sul perché per l'Atalanta è così difficile battere l'Inter. "Ma è proprio la fatica di andare a prendere i giocatori di palleggio, perché l'Inter esce con i difensori, i centrocampisti, si appoggia bene sulle punte. L'Atalanta fa fatica a leggere questo tipo di palleggio. Gasperini ha provato a modificare qualcosa, ma non è stato sufficiente". Napoli bloccato a Venezia: "Il campionato ogni domenica ti presenta delle trappole. Una settimana fa l'Inter era sotto di due gol contro il Monza. Diamo per scontati alcuni risultati e invece dobbiamo pensare che le nostre squadre sono allenate bene. E poi vanno sbloccate le partite: rispetto a Inter e Atalanta, il Napoli fatica di più sotto l'aspetto realizzativo. Ha la migliore difesa, ma ha qualche difficoltà a fare gol. Ieri le occasioni le ha avute, tra le parate di Radu e il palo di Raspadori. Ma ogni domenica ci sono delle trappole". Gli auguri al Trap: "Trapattoni - ricorda Bergomi - è stata una persona fondamentale per la mia crescita. Cinque anni di alto livello, mi ha fatto crescere come giocatore e come uomo. Ho avuto un rapporto speciale anche da capitano con lui, lo saluto e gli faccio tanti auguri di buon compleanno". Inter da triplete? "Non so se riuscirà a fare il triplete, i tempi sono cambiati. Il campionato è molto competitivo. L'unica cosa che mi piace sottolineare di questa squadra - spiega Bergomi - è che non molla da nessuna parte, anche con il rischio poi di non vincere nulla. Ora ha un vantaggio in campionato, ma nel mese di aprile, tra Bayern in Champions e Milan in Coppa Italia, spenderà tante energie nervose. Dovrà essere bravo Inzaghi a far ruotare tutti i giocatori, sperando di recuperare tutti. Ha bisogno di una rosa profonda, è anche la squadra più vecchia della Serie A e quest'anno è arrivato qualche infortunio di troppo. Se stanno tutti bene, si può pensare di arrivare in fondo". Conclusione sulla Nazionale: "La lezione dell'Europeo è servita a Spalletti. Adesso ha trovato un sistema di gioco, gli interpreti giusti, con grande qualità. L'avversario è tosto, giovane e pieno di talenti. Ma ce la giochiamo, sono fiducioso. Spalletti lo chiamo il genio del calcio, perché riesce sempre a trovare soluzioni nuove". 

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