Il tecnico serbo contro la gestione del suo calciatore: "E' il miglior centrocampista italiano per rendimento, assist e gol"
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La gestione di Soriano da parte dell'amico Mancini non è andata giù a Mihajlovic. "Al posto di Soriano, avrei mandato a quel paese Mancio e sarei tornato a casa: mi rode a me per lui - ha sbottato - Se Mancio fosse stato attento alle vicende del Bologna non avrebbe portato Soriano tre volte in tribuna, considerato che l'Italia ha giocato contro nessuno. Soriano ha dimostrato in questo campionato di essere il miglior centrocampista italiano".
"Ho visto giocare giocatori che hanno fatto 2-3 partite in tutta la stagione e Soriano andare tre volte in tribuna: non mi sembra giusto - ha aggiunto -. Allora sarebbe stato meglio fosse rimasto qui. Io parlo da allenatore del Bologna e da amico di Mancio. Soriano deve giocare perché se lo merita, quanto meno deve avere la soddisfazione di entrare".
Domani il suo Bologna proverà a fermare la corsa della capolista Inter. “Quello che toglierei all'Inter sono Lautaro e Lukaku, perciò quando si gioca con squadre così forti tutta la squadra deve fare una grande partita in fase difensiva e poi si spera che l’avversario non sia in giornata. Noi cercheremo di giocare sui loro difetti e faremo in modo di far arrivare meno palloni ai giocatori di qualità. Sono curioso di vedere il duello tra Soumaoro e Lukaku, perché credo sia l’unico che può contrastarlo dal punto di vista fisico".
Una battuta sulle grandi prove dei Skov Olsen con la Danimarca. "Si è svegliato! Come il Marchese del Grillo di Alberto Sordi. Vediamo se rimane sveglio anche domani, spero non vada in letargo. Quando fa gol lui è perfetto, così come se difende. Lui è perfetto quando fa quello che dico io, come tutti. Vediamo se giocherà domani, lo valuteremo oggi visto che è il primo allenamento dopo la nazionale".
Un pensiero anche allo sfortunato Daniel Guerrini. "Prima di concludere, voglio anche dire una cosa seria. Volevo fare le mie condoglianze alla famiglia di Daniel Guerrini, che era amico di mio figlio con cui aveva giocato insieme alla Lazio. Come sempre in questo mondo sono i migliori che se ne vanno per primi. Mi dispiace per lui e per la famiglia, ma anche per mio figlio perché erano molto amici".