Il presidente dei rossoblu ha rilasciato lunga intervista in cui ha toccato diversi temi: dall'addio all'ex tecnico alla lotta Champions
Joey Saputo torna a parlare di Bologna. Il presidente del club rossoblu in una lunga intervista ha parlato di tanti temi: dal momento d'oro della squadra con il sogno Champions alla fine del rapporto con Thiago Motta nella passata stagione.
Un divorzio, quello tra Thiago Motta e il Bologna, che, a sentire le parole del presidente ha lasciato il segno in tutto l'ambiente: "Non siamo stati noi a cambiare Motta" - chiarisce subito Saputo - "È stato lui a volersene andare. Io avrei continuato, anzi sono anche rimasto male dal modo in cui è successo tutto: sono un tipo appassionato, do tutto per questi colori, e sono rimasto deluso da ciò che è stato fatto da Thiago e dal club che l'ha preso. Ma questa è la vita".
Il tecnico italo brasiliano però ha lasciato un ottimo ricordo sotto le Due Torri, tanto che il suo ex presidente, nonostante le già citate scorie dell'addio, ha solo parole dolci per lui dopo l'esonero dalla panchina della Juventus: "Mi dispiace. So che lavoratore è: sempre il primo ad arrivare e l'ultimo ad andarsene. Ho conosciuto anche il suo staff: tutte bellissime persone. In un grande club come la Juventus però, che ha speso tanto per ottenere subito risultati, non basta essere quarti e in corsa nella lotta Champions".
Dal vecchio tecnico a quello nuovo, Joey Saputo ha voluto rimarcare tutti i meriti di Vincenzo Italiano nell'ottima stagione del Bologna: "Siamo stati fortunati a trovare un allenatore come Vincenzo Italiano: ha i valori che cercavamo e il suo lavoro sulla squadra è evidente".
Con o senza Thiago Motta, il Bologna è di nuovo in corsa per la Champions League a nove giornate dal termine del campionato. Una situazione quasi insperata: "Abbiamo cambiato tanto, l’anno scorso è stata una annata incredibile e nemmeno lì credevamo di poter arrivare fin dove siamo arrivati. È arrivato un allenatore che in passato aveva portato il suo club a fare risultati incredibili in campo internazionale. Non abbiamo iniziato come dovevamo, però quando si cambia così tanto è tutto più difficile. Siamo riusciti a prendere i giocatori che ritenevamo opportuni per arrivare provare a ripetere una stagione come la precedente. Sì, forse sono un po’ sorpreso ma abbiamo lavorato forte per arrivarci".
E quindi il discorso non può che non cadere sulla classifica: se il campionato finisse oggi, il Bologna si qualificherebbe alla Champions League per il secondo anno di fila: "Si sta bene al quarto posto - dice soddisfatto Saputo ai microfoni di OmniNews -, però la stagione è ancora lunga, abbiamo un calendario tosto contro squadre che stanno lottando per la Champions. Essere quarti ci fa contenti. Ma la stagione non è ancora finita…".
Poi Saputo riserva anche qualche stoccata alle altre proprietà straniere nel nostro calcio che, a sua detta, non si renderebbero bene conto di dove si trovano: "Quando si arriva in un Paese straniero bisogna sapere e conoscere dove si è: credo che certe società straniere che vengono in Italia facciano tutto senza capire dove sono, vorrebbero cambiare tutto senza conoscere il calcio italiano. Per me è importante che i ruoli siano chiari e che la società venga rispettata: abbiamo un ad che è da tanti anni nel calcio e con le decisioni che prendiamo siamo rispettati sia in Lega che sul terreno di gioco. Ci sono voluti anni".