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Inter-Bologna 1-1: Destro e Perisic

Gol di Destro, pareggio di Perisic nel primo tempo. Poi il lungo assalto interista: occasioni sprecate. Gabigol in campo alla mezz'ora della ripresa

14 Ott 2016 - 11:23

Inter-Bologna 1-1. Il gol di Destro al 14' e il pareggio di Perisic al 37' del primo tempo, con uno splendido diagonale al volo. Finisce così, col rammarico interista di tante occasioni sprecate, anche nel finale dopo l'ingresso al 29' st di Gabigol, al suo debutto. Ma anche il Bologna in fondo al match ha avuto due occasioni per far male ai nerazzurri. L'Inter vede così allontanarsi a 4 punti la Juve.

Niente Joao Mario, problemi muscolari; niente Murillo, mal di schiena. Il mattino della domenica obbliga De Boer a cambiare gli uomini, non il progetto e così via libera a Kondogbia, a Ranocchia e in difesa, a sinistra, al 19enne belga Miangue: più che una promessa. Un'Inter riveduta e senza il genio geometrico di Joao Mario che più di tutti -come gioco e qualità- l'ha cambiata. E i problemi d'insieme si scorgono, fin da subito dinanzi a un Bologna che nel tridente Verdi, Destro, Krejci ha un suo teorico (e non solo) punto di forza.
Il gioco dell'Inter incespica spesso nei piedi di Kondogbia in evidente disagio nel fare il Joao Mario, o perlomeno accordarsi con Banega trequartista. Il francese perde palloni e misure, e su un suo errore a metà campo scappano in contropiede i rossoblu (in tenuta gialla), Verdi serve il liberissimo Destro che da solo in piena area, e con un tiro non irresistibile, trafigge Handanovic.
E' il 14', Bologna in vantaggio al primo assaggio, Inter che inciampa in se stessa con quel pallone lento e greve che a metà campo resta sovente senza uno scopo preciso. Ovvio che sotto di un gol la squadra di De Boer cominci a premere, si distingue Perisic nella voglia di fare qualcosa di decisivo, ma la sostanza di gruppo, la fluidità del gioco prende a colorarsi di nerazzurro solo quando De Boer, è il 28', chiama fuori Kondogbia e inserisce Gnoukouri, più adatto nello sbrigare le cose in fretta e benino.
Il cambio giova, la pressione interista si fa costante. Il Bologna ha il difetto di ritirarsi troppo: per un quarto d'ora non supera nemmeno la metà campo e al terzo assaggio personale, al 37' , Perisic traduce un pallone lungo di Candreva in una "bomba" al volo di sinistro che, in diagonale, fulmina Da Costa. E' il pareggio intorno al quale l'Inter cuce altri cinque minuti di fuochi: Candreva prima e Icardi poi trovano una paratona di Da Costa e un pallone che va fuori di un niente.
Ripresa. L'onda d'urto interista continua, anche a inizio ripresa, con Candreva, Banega e Icardi vicini alla zona-gol nei primi dieci minuti. Poi la foga interista si placa, i controlli difensivi del Bologna sono più sicuri e qualcosa De Boer si deve inventare per risolvere, se può, la pratica. Così al 21' ecco l'ora di Eder per Banega, che non ha attraversato una domenica granché. Arretra Candreva sulla linea dei centrocampisti, una sorta di 4-3-3, aspettando -magari- Gabigol che si scalda.
Ed eccolo Gabigol, al 29': esce Candreva, applausi e grande attesa per questo brasiliano che, dicono, sia un fenomeno. De Boer lo apposta sulla destra, con libertà d'ingegno. Ci si aspetta molto, succede poco. Dentro un'Inter che mostra qualche affanno, di fiato e di corsa, lasciando qualche spazio di troppo ai contrattacchi del Bologna e senza trovare sbocchi sulla linea d'attacco in verità intasata con Eder che gioca sui piedi di Gabigol, Perisic che cerca cose troppo difficili e Icardi che aspetta.
Emozioni forti nel finale. Con una palla-gol del Bologna, non sfruttata. E un colpo di testa di Ranocchia al 50', ultimo minuto di recupero, nell'area piccola: pallone incredibilmente fuori, con Da Costa battuto. Sipario.

Ranocchia 6,5 - Per lui non è facile giocare a San Siro. Ma stavolta batte i fantasmi e anche i fischi con una prova difensiva all'altezza. Poi, all'ultimo secondo, va all'attacco e di testa -da solo- non segna il gol-partita. Sarebbe stato il massimo. Forse troppo.
Miangue 6,5 - E bravo questo 19enne belga, di chiare prospettive. Difende e attacca, non ha ancora il coraggio di andare fino in fondo. Ma è al suo debutto.
Kondogbia 5 - Enigma del mercato 2015 e della stagione scorsa. Enigma che si ingigantisce con questi 28 minuti di confusione (sua).
Gnoukouri 6,5 - Subito in partita, risolve quei patemi di centrocampo che l'Inter ha sopportato per mezz'ora.
Banega 5,5 - Non granché. Nel senso che tocca la palla piano, senza mai affondare le unghie. Un po' sulle sue, un po' troppo.
Perisic 7 - E' l'interista che più di tutti cerca il gol e lo trova con una prodezza balistica superba. 
Gabigol 6 - Di stima e di attesa. Non è questo il fenomeno che si dipinge, 20 minuti recupero compreso con un paio di giocate ma niente di più. 
Icardi 6 - Se non segna, fa notizia. Ci prova tre volte, ma senza trovare la porta. Succede.
Da Costa 7 - Nulla può su Perisic, le altre insolenze le risolve al meglio.
Maietta 6,5 - Nel porre un freno a Icardi, è lui il leader della difesa che non si distrae quasi mai.
Verdi 6,5 - Procede a lampi, gioca nella zona di Miangue, promuove il gol di Destro.
Destro 6,5 - Un pallone buono, e lo mette dove bisogna. Cose da centravanti.

INTER-BOLOGNA 1-1
Inter (4-2-3-1): Handanovic 6; Santon 6, Miranda 6,5, Ranocchia 6,5, Miangue 6,5; Kondogbia 5 (28' Gnoukouri 6,5), Medel 6,5; Candreva 6,5 (29' st Gabigol 6), Banega 5,5 (21' st Eder 5,5), Perisic 7; Icardi 6. A disp.: Carrizo, D'Ambrosio, Ansaldi, Nagatomo, Gabriel, Guy Yao, Felipe Melo, Palacio, Jovetic. All. De Boer 6
Bologna (4-3-3): Da Costa 7; Krafth 6 (40' st Masina sv), Maietta 6,5, Gastaldello 6 (18'st Oikonomou 6), Torosidis 6,5; Nagy 6 (8' st Pulgar 6), Taider 6, Dzemaili 6; Verdi 6,5, Destro 6,5, Krejci 6. A disp.: Ravaglia, Sarr, Mounier, Mbaye, Donsah, Helander, Rizzo, Ferrari, Floccari. All.: Donadoni 6.
Arbitro: Celi
Marcatori: 14' Destro (B), 37' Perisic (I)
Ammoniti: Gastaldello, Da Costa, Dzemaili, Pulgar (B)
Espulsi:
Note:

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