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Abodi si muove per far tornare in campo Bove, ma occhio ai cambi di protocollo in Inghilterra

Il ministro per lo Sport e i Giovani sta lavorando per cambiare i regolamenti, tuttavia sarà necessario vedere cosa accadrà all'estero

di Marco Cangelli
21 Feb 2025 - 12:26
 © Getty Images

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"Voglio capire se c’è modo di rivedere i protocolli medico-sanitari italiani e se ci possano essere soluzioni che consentano anche a chi ha avuto il suo problema di tornare in campo". Sono queste parole del ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi a cui si aggrappa Edoardo Bove per poter tornare a giocare dopo il malore patito nella sfida fra Fiorentina e Inter

Secondo quanto riportato da Il Messaggero ci sarebbe stato un contatto fra il titolare del dicastero e il presidente della FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana) Maurizio Casasco per l'utilizzo del defibrillatore e per capire se ci possa essere uno spiraglio per chi ha avuto un problema cardiaco. A breve ci sarà un incontro fra Abodi e Casasco, soprattutto sulla base di quanto sta accadendo in Premier League dove Christian Eriksen, colpito da una situazione simile a quella di Bove agli Europei 2021, può giocare con il Manchester United nonostante abbia impiantato un defibrillatore sottocutaneo. 

Ciò che fa riflettere è che dall'Inghilterra qualche giorno fa sarebbe arrivato una telefonata alla FMSI per analizzare meglio il protocollo italiano e prenderne nel caso esempio considerato che il livello di mortalità è di uno su un milione a differenza di quello presente nel resto del mondo, fissato a uno su centomila. In Spagna già si applicano queste linee guida e anche nel resto d'Europa si va in questa direzione, motivo per cui anche la Gran Bretagna potrebbe rendere più stringente il protocollo precludendo a Bove la possibilità di tornare.

Sul centrocampista della Fiorentina pesano anche le cause scatenanti del malore. Infatti per il protocollo italiano il pacemaker non impedisce agli atleti di ottenere l'idoneità, lo fa solo se permane un rischio grave e serio precedentemente riscontrato. La presenza dello stesso può scatenare una scarica elettrica con un brusco contatto portando a ulteriori malori o addirittura alla morte, motivo per cui è sconsigliato l'utilizzo anche nel mondo del calcio. Qualora però gli esami a cui si è sottoposto qualche settimana fa Bove parlassero di una malformazione o patologia grave, automaticamente arriverebbe lo stop e la conclusione della carriera. 

Sarà quindi necessario attendere gli esiti dei controlli medici e, da lì in poi, si potrà valutare se ci saranno gli estremi per modificare la legge e aprire a un nuovo protocollo sugli sportivi colpiti da problemi cardiaci. 

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