SuperMario ha protestato durante la partita e ha ribadito il suo pensiero nel post-gara. Comunicato Lazio: "Il club condanna e si dissocia"
Bersaglio di cori offensivi ("Balotelli figlio di..."), alla mezz'ora della partita contro la Lazio, l'attaccante del Brescia, Mario Balotelli, ha richiamato l'attenzione dell'arbitro per segnalare il comportamento degli oltre 1.500 tifosi della Lazio. Si è visto il labiale del giocatore, che all'arbitro ha detto: "È la seconda volta". Manganiello ha risposto: "Ora ci penso io". Dalla curva laziale si era udito anche qualche "buu" nei confronti di Balotelli, tanto che è stato fatto leggere allo speaker il comunicato che invita il pubblico a non intonare cori di discriminazione. Nel frattempo il pubblico bresciano rispondeva con il coro "Mario, Mario" a sostegno del proprio giocatore che, tra l'altro, al 18' aveva portato in vantaggio i 'suoi'. La partita è poi proseguita ma non è scemata la rabbia dell'attaccante bresciano che nel post partita, via instagram, ha biasimato il comportamento dei tifosi laziali presenti al Rigamonti con un perentorio "Vergognatevi" e un emblematico .saynotoracism
COMUNICATO LAZIO: "CLUB SI DISSOCIA E CONDANNA CORI CONTRO BALOTELLI"
"Come sempre avvenuto in passato la S.S.Lazio si dissocia nella maniera più tassativa dai comportamenti discriminatori messi in atto da una sparutissima minoranza di tifosi nel corso della partita con il Brescia". È la nota emessa dalla società biancoceleste a seguito di alcuni cori discriminatori arrivati all'indirizzo di Mario Balotelli
durante la partita Brescia-Lazio. "La società - fa sapere il club di Claudio Lotito in una nota - ribadisce ancora una volta la condanna nei confronti di simili ingiustificate intemperanze e conferma l'intento di perseguire giudiziariamente chi di fatto tradisce la propria passione sportiva provocando una grave lesione alla immagine della
societa' e della squadra biancoceleste".