Situazione paradossale: gli operatori sono fermi e la Lega pensa al piano B
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Non bastava l'addio di Mbappé, uomo-copertina passato al Real Madrid, a complicare l'immagine della Ligue 1. In questi giorni il campionato francese sta combattendo la sua partita più difficile: trovare un operatore che trasmetta in diretta le sue partite. Sembra incredibile, in un mondo sempre più abituato al consumo streaming e alla fruizione pay degli eventi in diretta, ma è così: a poco più di due mesi dall'inizio del torneo, che scatterà il 16 agosto, i diritti per il prossimo quinquennio sono ancora invenduti.
A lanciare l'allarme rosso è il quotidiano L'Equipe che, nel numero odierno, titola a pagina 2: L'heure est grave. E le speranze diminuiscono di giorno in giorno. Il piano A, che prevedeva il coinvolgimento di BeIn Sport e Canal Plus sembra essere arrivato a un binario morto. I franco-qatarini avrebbero dovuto produrre il canale 100% Ligue 1 e a Canal Plus veniva data l'opportunità di distribuirlo in esclusiva. Le cifre ipotizzate, prima 700 milioni l'anno, poi 500, sono rimaste sul quaderno delle ipotesi: la trattativa non è mai decollata.
Inutile nascondere che l'impasse mette in crisi, più che i consumatori, l'intero sistema del calcio francese. Le società sono in ansia visto che al momento non possono ipotizzare bilanci con, nella voce ricavi, i diritti televisivi.
La Ligue 1 sta lavorando in fretta e furia a un piano B ipotizzando di produrre un canale in proprio per poi distribuirlo a tutti gli operatori non in esclusiva. Innanzitutto dai fornitori di servizi Internet come Orange, Free, Bouygues e SFR, ma anche da DAZN, che vuole crescere sul mercato francese, o Amazon Prime Video, che ha trasmesso la Ligue 1 in questa stagione.
Recuperando alcuni minimi garantiti da questi diversi attori, la Lega francese spera di raccogliere entrate sufficienti per poter iniziare il campionato. Come rivela L'Équipe, sarebbero già stati acquisiti, per diversi milioni di euro, i mezzi tecnici per cominciare.
L'ex presidente di Canal+, Pierre Lescure è scettico. “Faccio fatica a immaginare come, due mesi prima della ripartenza del campionato, la Lega possa lanciare un canale. Deve essere finanziato e commercializzato. Sono preoccupato per questa stagione. Ne soffriranno tutti i club medi e piccoli".