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LE PAROLE

Buffon e le frasi di Conte sul mercato: "Non credevo potesse dire certe cose. Mi sono chiesto: ma è lui?"

Il capo delegazione della Nazionale ha parlato anche della Juve di Motta: "La gente pretende e pressa, diventa veramente dura poter lavorare in serenità"

10 Feb 2025 - 14:56

Antonio Conte è cambiato. Oppure mentiva. Parola di chi lo conosce bene per aver diviso con lui lo spogliatoio della Juve e della Nazionale e aver vinto insieme a lui diversi trofei. Dopo il pareggio del Napoli con l'Udinese, Gigi Buffon ha parlato chiaro: "In questo momento lui sta vivendo le pene dell'inferno", ha detto l'ex numero uno, che ha dato anche una lettura personale delle ultime conferenze stampa del suo ex tecnico: "Io lo conosco bene... Per me è impossibile che lui si goda il viaggio, in mente ha l’obiettivo e lo vive con le pene dell’inferno".

In particolare a colpire il capo delegazione azzurro sono state le parole di Conte sul mercato: "In un momento in cui c'era la stampa che lo pressava perché Kvaratskhelia non è stato sostituito con uno all'altezza, ha invitato tutti ad apprezzare tutto quanto è stato fatto finora dalla sua squadra e a godersi il viaggio. A me a quel punto è venuto da ridere… ho messo le mani in faccia… non credevo che lui dicesse quelle cose. Ma è lui? Mi sono chiesto".

Chi crede che il riferimento all'Europa 'che vuol dire anche Conference League' sia un segnale di resa si sbaglia: "Io che lo conosco so cosa sta provando. Se Antonio ha detto certe cose è perché in quel momento voleva predicare calma perché Napoli è una città non semplice da gestire. Però una cosa mi sento di dire: andare a fare spalla a spalla con una sua ex squadra diventa tosta per tutte".

Poi un giudizio anche sulla 'sua' Juventus e su Thiago Motta: "Sicuramente coniugare risultati e gioco è complicato, si lavora poco durante la settimana giocando ogni tre giorni. Un altro problema sta nel fatto che quando tu rappresenti un mondo come quello della Juve, a differenza di Newton che ha avuto bisogno di 12 anni, sono già quattro anni che non vince lo Scudetto. La gente pretende e pressa perché vuole la vittoria il prima possibile, diventa veramente dura poter lavorare in serenità". 

"La Juve non è un'entità a parte - ha continuato Buffon - e penso possa avere il desiderio di esprimere un calcio entusiasmante così come tutte le altre. Il primo anno di Conte sono stato il primo portiere in Italia a giocare con i piedi perché lui non voleva si buttasse via la palla, mai. Siamo stati la prima squadra che proponeva quel tipo di uscite dal basso perché prima non c'erano queste richieste. Ha proposto qualcosa di nuovo, non legato alla tradizione e c'è riuscito abbastanza bene. Quindi credo si possa fare anche adesso con Thiago Motta". 

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