Per Paquetà e Piatek c'è il premio "pipponi"
Pioli 4 punti in 4 partite (di cui tre in casa e due sulla carta abbordabilissime), Giampaolo 9 punti in 7 partite. Numeri alla mano, non una grande idea quella del cambio di allenatore da parte della dirigenza rossonera. Considerato poi che l’unica vittoria (quella di giovedì contro la Spal) è arrivata su calcio piazzato di un Suso subentrato tra i fischi.
PREMIO TIKITAKA - Il fatto che Luis Alberto, classe ‘92, abbia solo una presenza nella Roja la dice lunga sulla quantità di giocatori di qualità espressi dalla Spagna negli ultimi dieci/dodici anni. Il trequartista andaluso a San Siro ha dato spettacolo e dispensato assist. Dal suo piede comincia l’azione dello 0-1 e suo è il pallone che Correa (un altro laziale dai piedi buonssimi) spinge in gol per il definitivo 1-2.
PREMIO SCIAGURA - L’infortunio di Musacchio e la lungodegenza di Caldara hanno obbligato Pioli a dare fiducia, al fianco di capitan Romagnoli, al brasiliano Duarte. Che si è messo in evidenza in entrambi i gol laziali: nel primo lasciando colpire a rete indisturbato Immobile e nel secondo perdendo la velenosissima palla trasformata da Luis Alberto in assist e capitalizzata in gol da Correa.
PREMIO QUOTA 100 - Un’oretta in campo per Ciro Immobile: diagonale e gran parata di Donnarumma, traversa dopo brillante imbeccata di Luis Alberto, capocciata vincente sul cross di Lazzari per il centesimo gol laziale del bomber di Torre Annunziata. Questo nel dettaglio il bottino in tripla cifra: 80 reti in A, 10 in Europa League, 8 in Coppa Italia e 2 in Supercoppa Italiana.
PREMIO PIPPONI - Certo, “pipponi” è parola forte, esagerata. Ma regge il gioco delle P e fotografa le prestazioni di Paquetá e soprattutto di Piatek. Il brasiliano, censurabile per le parole poco nobili rivolte al suo ex allenatore Giampaolo, ha regalato due numeri da circo e da applausi ma ha perso una infinitá di palloni e si è mangiato un gol clamoroso su assist del volitivo e sfortunato Castillejo. Piatek conferma la sua incredibile evoluzione e la Lega gli dà la mazzata finale assegnando giustamente a Bastos (dunque, autogol) la paternità del gol del momentaneo pareggio. Se le ambizioni rossonere si fondavano soprattutto sulla classe del brasiliano e sulla efficacia realizzativa del polacco, a questo punto si spiegano gli 11 punti raccolti fin qui sui 33 disponibili...