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I migliori e i peggiori di Udinese-Inter
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Brutta per un'ora, pratica nell'ultima mezzora. Tre punti pesanti quelli dell'Inter a Udine per tenere viva l'ambizione tricolore e per presentarsi al derby di domenica con un impressionante +19 rispetto al Milan. Conte ha presentato dal via i tre nuovi acquisti ma a decidere la sfida del Friuli è stato ancora una volta Lukaku con due tiri mancini (il secondo dal dischetto) che salvano la serata a chi ha il nerazzurro nel cuore.
PREMIO BOMBER CON LA VALIGIA - Ha raggiunto quota 16 in campionato e di questi 12 gol Romelu Lukaku li ha segnati in trasferta (11 lontano da San Siro, visto che quello del derby era nominalmente fuori casa). Prima del beffardo sinistro tra le gambe di Nuytinck che ha ingannato Musso sbloccando il risultato avrà toccato sì e no una decina di palloni. Senza peraltro avere occasioni da gol. Va a casa con doppietta e tre punti.
PREMIO STELLINA ACERBA - Tante palle perse, tante scelte sbagliate, mai la sensazione di pericolosità: la prima da titolare in campionato per Esposito è un mezzo flop. E dire che dopo una trentina di secondi il 2002 nerazzurro aveva impegnato Musso in una deviazione in angolo. Ma la sua partita in positivo è finita lì... Certo, il talento del 18enne attaccante c'è. Gettarlo così allo sbaraglio non è forse il modo migliore per farlo crescere.
PREMIO REDIVIVO - Il Nino Maravilla è tornato: mezzora da tarantolato, con lo spirito giusto, forse anche stimolato dall'umiliazione della panchina nonostante l'assenza di Lautaro Martinez. La scelta di Conte, che ha puntato su Esposito come partner di Lukaku, deve aver stimolato l'orgoglio dell'attaccante cileno. Che si è procurato il rigore (grazie anche a un rimpallo favorevole) e che forse, quel rigore, avrebbe anche meritato di tirarlo.
PREMIO MISSING - Cinquattotto minuti in campo, ma Eriksen - stella del mercato invernale nerazzurro - si è visto poco e male. Poche idee e confuse, tante palle perse e tanti passaggi imprecisi, un tiretto debole e centrale dalla lunetta: probabilmente il danese sconta la ruggine di una stagione giocata a intermittenza nel Tottenham. Quello ammirato in Europa negli anni scorsi, insomma, sembra un suo lontano parente.
PREMIO SOSTANZA - Seko Fofana, classe 1995, è alla quarta stagione italiana. Centrocampista completo, fisico, tecnico e veloce continua a dimostrare di meritarsi una chance in una grande. Un paio di strappi hanno esaltato il pubblico friulano.
PREMIO SERATACCIA - Qualche piccola responsabilità in occasione del primo gol interista, ma soprattutto un paio di sbavature non da lui. Juan Musso ha dimostrato nelle ultime stagioni di essere uno dei portieri più affidabili del calcio italiano. Contro l'Inter, tra lisci e amnesie, non ha trascorso una bella serata.