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Gol di Piccoli. Ma solo un lampo. Poi il buio: dopo il vantaggio con il Bologna nemmeno una conclusione in porta, a parte un tiro cross di Zappa. Non è una novità: più o meno l'andazzo visto con Atalanta e Juventus. E allora ecco il ritiro anticipato in vista della gara di venerdì notte alla Domus con il Genoa. Ieri sera la sconfitta non è stata digerita molto bene. Anche perché il crollo del secondo tempo è stato tanto inaspettato quanto preoccupante. E allora c'è stato un incontro, prima di lasciare il Dall'Ara, a sei al quale hanno partecipato il presidente Tommaso Giulini, il direttore sportivo Nereo Bonato, il direttore generale Stefano Melis, l'allenatore Davide Nicola. Per la squadra "i capitani": sono Leonardo Pavoletti, il vice Alessandro Deiola (ieri entrambi in panchina) e Gabriele Zappa (al Dall'Ara con la fascia sul braccio). Si è fatto il punto della situazione anche alla luce delle ultime due sconfitte. E probabilmente si è riflettuto su quello che è piaciuto di meno: il primo tempo con la Juventus e il secondo con il Bologna. Cagliari troppo rinunciatario e senza gioco per poter chiedere di uscire vivo dal Dall'Ara. Il gol che ha reso meno amara la domenica l'ha segnato un altro rossoblù, Vasquez: grazie al genoano il Cagliari mantiene l'Empoli a distanza. Anche se i toscani un punto l'hanno rosicchiato: ora sono a meno tre. E allora ecco l'amarezza del dopo partita. Con il confronto per capire cosa fare soprattutto in vista di una gara cruciale come quella di venerdì notte con il Genoa. Oggi subito allenamento. E ad Assemini dovrebbe essere presa la decisione definitiva. Con il ritiro che potrebbe partire da domani o da mercoledi. Giorni di riflessione e di concentrazione per trovare un rimedio agli sbalzi che hanno determinato l'esito delle due ultime gare con Juventus e Bologna. Un invito a provare a chiudere la questione salvezza il più presto possibile evitando di trascinarsi sino all'ultima giornata, a Napoli.