La squadra di Pioli centra la settima vittoria consecutiva e resta a un punto dalla Roma. Per i sardi a segno Sau, Biglia sbaglia un rigore
Lazio inarrestabile. Al Sant'Elia la squadra di Pioli batte 3-1 il Cagliari e centra la settima vittoria consecutiva in campionato. I biancocelesti passano in vantaggio al 31' con un piattone di Klose, ma subiscono il gol del momentaneo pareggio di Sau al 50'. Poi fa tutto Biglia dal dischetto: al 60' batte Brkic e poi al 68 spara in curva. Il terzo gol lo firma invece Parolo al 92' su punizione. Espulso Diakite.
Settebello Lazio. La squadra di Pioli continua a correre, incassa il record di vittorie consecutive di questo campionato (Juve battuta) e resta col fiato sul collo dei cugini giallorossi. Il sogno Champions è sempre lì, a portata di mano. E l'obiettivo, ormai, è reale. Lo dicono i numeri (-1 dalla Roma e +8 dal Napoli) e lo conferma il campo. Contro il Cagliari i biancocelesti sfoggiano infatti l'ennesima prova di forza. Equilibrio tra i reparti, dinamicità del modulo e solidità difensiva sono la firma di Pioli, che può sempre contare sull'ordine tattico di Biglia, Parolo e Mauri, sui guizzi di Felipe Anderson, Candreva e Keita e sul fiuto del gol di Klose. Singoli perfettamente integrati in un progetto chiaro, senza prime donne, ma con tanti talenti. Questione di "manico", verrebbe da dire. E infatti questa Lazio è lo specchio del suo allenatore. Concretezza e qualità sono le parole d'ordine. Ma non solo. Anche quando c'è da soffrire, infatti, i biancocelesti sanno come comportarsi. Lo conferma la partita con il Cagliari, dominata a tratti, ma comunque sempre in bilico fino al triplice fischio.
Al Sant'Elia, sotto il sole, alla Lazio servono infatti 30' per sbloccare il match. Ci pensa Klose, perfettamente servito da Mauri dopo una discesa lampo di Felipe Anderson sulla destra. Prima si registrano solo tanto possesso palla biancoceleste e un miracolo di Brkic su un colpo di testa ravvicinato di Mauri. Dopo il vantaggio, la Lazio gioca a memoria, occupa bene il campo e va vicina al raddoppio con Parolo. Ma Zeman non si scompone e il Cagliari resta vivo. L'uomo più pericoloso dei sardi è M'Poku, che alllo scadere del primo tempo impegna Marchetti su punizione. Nella ripresa poi tocca invece a Brkic salvare subito su Mauri dopo una respinta corta. Un segno che sveglia la riscossa dei sardi e il piede di Sau, bravo a scattare sul filo del fuorigioco e a pareggiare i conti al 50' grazie a una deviazione di Mauricio. Come da copione: gol sbagliato, gol subito. Ma Pioli ha in serbo la mossa giusta. Subito fuori Candreva e Mauri, dentro Cataldi e Keita. Ed è proprio il brasiliano a rompere gli equilibri: in otto minuti si procura due rigori e lancia la Lazio verso la settima vittoria. Sul dischetto si presenta sempre Biglia, che azzecca il primo tentativo, ma poi spedisce in tribuna il secondo penalty. Poco male. Il Cagliari, infatti, non riesce ad approfittare dell'empasse biancoceleste e sbatte contro la difesa di Pioli. Fino al gol tranquillità di Parolo, che nel recupero chiude il match con un missile dal limite. La Lazio sa solo vincere. Roma avvertita.
Klose 6,5: inossidabile. Nel primo tempo tiene alta la squadra, fa la sponda e rientra a raddoppiare sui portatori. Sigla il quinto gol in carriera al Cagliari
Biglia 6,5: ordine e idee chiare. Dirige il traffico insieme a Parolo, poi si presenta dal dischetto per ben due volte. Buona la prima, la seconda invece è da dimenticare. Ma non è da un rigore che si giudica un giocatore...
Felipe Anderson 6,5: per 30' si nasconde, poi si accende e la Lazio passa in vantaggio. Molto meglio nella ripresa in campo aperto
Keita 7: non segna, ma è l'uomo del match. Entra e cambia l'inerzia della partita. In otto minuti si procura due rigori e va vicino al gol
M'Poku 6,5: rapido e tecnico. E' l'uomo più pericoloso dei sardi e l'ultimo ad arrendersi
Sau 6: insieme a M'Poku tiene sempre allerta la retroguardia biancoceleste. Segna, ma deve ringraziare Mauricio...
Diakite 4: prestazione da dimenticare. Fatica per tutto il match e si fa anche espellere