Un pareggio pirotecnico che sembrava costare l'addio allo scudetto per i biancocelesti
Quando il calcio italiano era zeppo di campioni venivano fuori partite così: Fiorentina-Lazio 3-3, 15 aprile 2000. Da una parte, in maglia viola, Chiesa, Batistuta, Mijatovic, con Trapattoni in panchina. Dall'altra Veron, Nedved, Salas, Boksic, allenatore Sven Goran Eriksson. Primavera, sole, una corsa scudetto per i biancocelesti che, al termine di quel pomeriggio, sembrava sfumata. In realtà, a fine stagione, Giove Pluvio darà lo scudetto proprio alla Lazio, con la Juve naufragata nel nubifragio di Perugia. Ma al Franchi, quel giorno, sembrò finire il sogno biancoceleste. Partita pazza: prima Batistuta fa 1-0, poi Nedved e Boksic la ribaltano. Non è finita: Chiesa fa il 2-2 e nel finale succede di tutto. Rigore per la Lazio, batte Mihajlovic: Toldo, con l'aiuto del palo, respinge. Pochi istanti dopo altro rigore, stavolta Mihajlovic non sbaglia. Al 92' l'ultima sorpresa definitiva: il 3-3, su punizione, di Batigol. Che spettacolo.
Rivivi Fiorentina-Lazio 3-3 nel servizio di Controcampo