Il fenomenale mancino della Grande Inter era ricoverato in ospedale: avrebbe compito 79 anni ad agosto
Calcio in lutto per la scomparsa di uno dei suoi più grandi talenti del passato. Mario Corso, fenomenale mancino della Grande Inter campione euromondiale negli anni Sessanta è morto dopo essere stato ricoverato alcuni giorni fa in ospedale.. Corso avrebbe compiuto 79 anni il prossimo 25 agosto.
Un fulmine a ciel sereno, che ha colto di sorpresa non solo gli interisti, ma tutto il mondo del pallone. Corso è considerato uno dei grandi del nostro calcio e con le sue giocate ha contribuito a fare grande l'Inter di papà Moratti. Con Sarti, Picchi, Facchetti, Peirò, Tagnin, Milani, Landini, uno squadrone di campioni, con un piede mancino che riusciva a disegnare traiettorie magiche, le "foglie morte". Sedici stagioni in nerazzurro più la chiusura nel Genoa costellate da due Coppe Campioni, due Coppe Intercontinentali e tre scudetti ravvicinati, più quello del '71 che lo vede ancora tra i protagonisti, più due persi in modo rocambolesco (spareggio col Bologna e Mantova) insieme con la terza finale di Coppa Campioni "regalata" agli scozzesi del Celtic Glasgow.
Allenatore del Napoli Primavera per quattro stagioni, riesce a trasmettere ai giovani la sua tecnica raffinata e conquista anche un titolo italiano. Guida l'Inter di Ernesto Pellegrini nella stagione 1985/1986. Poi Mantova, Barletta, Verona. Infine da commentatore televisivo è ospite in vari salotti.