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Aguero, un compleanno nel segno dell’incertezza

Il Kun compie oggi 32 anni, ma il suo futuro al City è tutt’altro che scontato: con un contratto in scadenza e il timore di non disputare la prossima Champions

02 Giu 2020 - 08:24

È un compleanno un po’ particolare quello di Sergio Aguero. Il Kun spegne oggi 32 candeline, ma il suo futuro con la maglia del Manchester City è ancora molto incerto: se dovesse infatti essere confermata la squalifica dei Citizens dalle competizioni europee per le prossime due stagioni, Aguero potrebbe seriamente pensare di lasciare l’Inghilterra alla fine di questa travagliata stagione. Stante anche la scadenza del suo contratto, fissata per il 2021

Già un mese fa il Kun aveva paventato l’addio al Manchester City allo scadere del contratto che lo lega con i Citizens fino al prossimo anno. In un’intervista a “El Chiringuito TV”, infatti, aveva strizzato l’occhio alla Liga spagnola: “Non sto ancora pensando al futuro, anche se mi rendo conto che la scadenza del mio contratto si avvicina sempre di più. La situazione attuale potrebbe complicare ulteriormente le cose: se la prossima stagione partisse più tardi, infatti, finirebbe più avanti e i contratti potrebbero essere allungati. Non escludo comunque un ritorno in Spagna o un’esperienza in un altro Paese.” Del resto Aguero ha indossato la maglia dell’Atletico Madrid dal 2006 al 2011, mettendo a segno 100 gol in 230 presenze, prima di volare in Inghilterra alla volta del City; club con il quale ha conquistato 13 titoli, tra cui quattro Premier League e cinque Coppe di Lega.

Il suo rendimento è sempre stato straordinario: con la maglia dei Citizens ha segnato 254 reti in 368 gare ufficiali e in questa annata non è stato da meno (23 gol in 30 partite), ma le sue prestazioni personali sono state contornate da una stagione a dir poco complicata per la formazione allenata da Pep Guardiola. Certo, in Champions League è favorita per la qualificazione ai quarti di finale, dopo il 2-1 sul campo del Real Madrid, e si è già portata a casa la Community Shield e la Carabao Cup. Tuttavia, in campionato non è mai stata praticamente in corsa, distante al momento addirittura 25 punti da un Liverpool schiacciasassi. E, peggio ancora, a metà febbraio scorso la Uefa ha escluso il Manchester City dalle competizioni europee per le prossime due stagioni, a causa del mancato rispetto delle regole del fair play finanziario. Se questa decisione dovesse essere confermata anche dal CAS, il Tribunale Arbitrale per lo Sport, a questo punto sarà dura trattenere un campione come Aguero, il quale ha proprio come pallino quella Champions League che tanto manca nella sua bacheca; così come in quella del City stesso, del resto.

La sua quotazione attuale si aggira sui 50 milioni di euro, ma è una cifra che andrà rivista a ribasso, visto il contratto in scadenza dell’argentino e vista anche la complessa situazione economica generale del calcio per la crisi provocata dal Coronavirus. Qualche squadra europea ci sta seriamente pensando. Di sicuro in Sud America c’è chi non si occulta. Lucas Pusineri, allenatore dell’Independiente, ad esempio, un paio di mesi fa ha rivelato di essere costantemente in contatto con Aguero e si è augurato: “Spero che tocchi a me essere l’allenatore di Aguero. Gli teniamo da parte la maglia numero 10”. Il Kun non ha mai nascosto il proprio desiderio: terminare la carriera all’Independiente. La squadra argentina che lo ha visto nascere, crescere, diventare qualcuno per poi spiccare il volo verso l’Europa. E che già ora, a ragione, sogna il suo ritorno.

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