Il tecnico dell'Everton: "“Ibra e Ronaldo sono immortali: segnare sempre non è una cosa semplice”
Ne ha per tutti Carlo Ancelotti che ieri sera è stato ospite a “Tiki Taka – La Repubblica del pallone”, il talk show sportivo condotto da Piero Chiambretti in onda in seconda serata su Italia 1. Dalla Juventus al Milan, passando per Totti e Napoli. Il tecnico dell'Everton non si smentisce e dice la sua rispondendo con la solita arguta ironia.
Tema Juventus e tema Pirlo per cominciare: “Non ha bisogno di consigli - spiega Ancelotti - ma gliene voglio dare uno: se deve affondare che affondi con le proprie idee e non con quelle degli altri”. Poi, ovviamente, c'è sempre Cristiano Ronaldo: "Non è mai successo che gli dicessi di non giocare perché è un giocatore che è più bravo degli altri. Non bisogna essere degli scienziati per capirlo”.
Il suo passato recente si chiama Napoli: "Gattuso ha carattere, si è fatto le sue esperienze e mi aspettavo potesse fare un ottimo lavoro. Rino ha le capacità per farlo”. Poi su un suo ritorno in Italia, confessa: “Comincio a diventare vecchiotto…”.
Juventus e Napoli sono state per Carletto entrambe esperienze complesse anche da raccontare: “Sono tutte esperienze dolorose che passano però nel giro di un attimo. Bisogna guardare avanti. Alla fine di tutto saranno sicuramente di più i ricordi belli di quelli negativi. Il calcio è una mia grande passione ma tale rimane. Ci sono cose più importanti nella vita, soprattutto in questo periodo”.
Totti?: “Sì, mi sarebbe piaciuto moltissimo però forse chiedevo troppo”. E a proposito di campioni e gol spiega: "Ibra e Ronaldo sono immortali: segnare sempre non è una cosa semplice”.
Sul suo modo di allenare che non prevede la frusta, conclude: “È un discorso complicato. Nella mia vita, fortunatamente, nessuno ha mai usato la frusta contro di me, né mio padre, né i miei allenatori. Se una società mi sceglie per usare la frusta ha sbagliato indiriz