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Arrestato un sospettato per l'aggressione di Hamraoui: è un "amico" della Diallo

Una fonte sottolinea la vicinanza tra la compagna di squadra fermata e il possibile aggressore, ancora da chiarire il legame

27 Apr 2022 - 19:15
 © Getty Images

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É stato arrestato un sospettato per l'aggressione avvenuta in strada lo scorso novembre ai danni della calciatrice del Paris Saint-German Kheira Hamraoui, colpita alle gambe con una sbarra di ferro mentre tornava da una cena da due uomini incappucciati. Una fonte vicina al caso, non esplicitata, ha rivelato che l'uomo catturato era un "amico" di Aminata Diallo, la compagna di squadra arrestata all'epoca dei fatti e poi rilasciata.

Le due si contendevano il posto a centrocampo nella compagine parigina e questa rivalità ha nutrito i sospetti dell'aggressione verso la collega. Ai tempi Diallo è stata trattenuta per ore dagli agenti e interrogata per il suo presunto coinvolgimento, ma ha sempre respinto le accuse. Il caso che all'epoca sconvolse l'opinione pubblica francese e non solo, si arricchisce di un capitolo. L'uomo sospettato di aver avuto un ruolo nell'aggressione è già noto alla polizia. Resta ancora da chiarire il legame che ha con Diallo, già fermata dalla polizia e interrogata.

Il pestaggio è avvenuto pochi istanti dopo che la 24enne aveva riaccompagnato a casa Hamraoui da una cena di squadra organizzata dal Psg. Dopo l’agguato la calciatrice aggredita è rimasta ferma due mesi per le ferite riportate ma, dal suo ritorno in campo a oggi, il clima per lei è stato tutt'altro che accogliente. Le compagne di squadra hanno solidarizzato con Diallo e l'hanno accusata di aver mentito sulla dinamica dei fatti. 

Sabato scorso si è verificato l'ennesimo problema: una rissa all'interno dello spogliatoio tra diverse giocatrici e Hamraoui. L'ex Barcellona non è stata convocata per l'andata della semifinale di Champions League contro il Lione domenica e non si unirà agli allenamenti del club questa settimana, né tantomeno sarà presente nella gara di ritorno. Una situazione diventata sempre più pesante, intricata e complessa da gestire, tanto che l'avvocato di Hamraoui, Said Harir, ha scritto al PSG per denunciare "una campagna di molestie e denigrazione" nei confronti della sua assistita. 

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